Nei primi tre mesi di quest’anno cresce la cassa integrazione a Lecco e Sondrio. A fronte di un aumento significativo della Lombardia (+15,7% rispetto al primo trimestre 2023, quasi il doppio rispetto al +8,6 nazionale), Lecco ha registrato una crescita del 18,6%, Sondrio addirittura del 247,3%. In aumento le casse anche a Como (+15,3%), Bergamo (+75,1%), Cremona (+243,4%), Mantova (+105%), Pavia (+18,4%).
I dati assoluti spiegano più delle percentuali: nel primo trimestre di quest’anno in Lombardia il totale delle ore autorizzate è stato di 24 milioni, di cui 14,4 milioni di cassa ordinaria e 6,6 milioni straordinarie, con 5mila ore in deroga. Dati che hanno coinvolto complessivamente 47mila lavoratori.
Per quanto riguarda i settori produttivi, a livello regionale nel trimestre la cassa integrazione è cresciuta del 20,7% nell’industria e del 28% nelle costruzioni. Drastica riduzione, invece, del commercio
Il settore del commercio, invece, ha visto una drastica riduzione delle ore di cassa integrazione, con Milano e la Lombardia che hanno registrato rispettivamente un calo del 44,8% in Lombardia.
Guardando invece all’andamento del solo mese di marzo, il rapporto Uil Lombardia segnala a livello regionale un andamento molto distante da quello nazionale: mentre in Italia a marzo le richieste di cassa integrazione sono diminuite del 7,6% in Lombardia l’andamento è un dato di stabilità o lieve aumento (+0,1%), indicativo di una situazione che rivela “una crescente difficoltà per le imprese del nostro territorio che si trovano a dover destreggiarsi in una congiuntura economica globale tesa all’interno del tessuto produttivo regionale”, afferma Salvatore Monteduro, Il segretario confederale della Uil Milano-Lombardia in occasione della diffusione dei dati sugli ammortizzatori sociali elaborati dalla Uil su banca dati INPS.
Riguardo alle realtà locali che registrano incrementi particolarmente marcati, Monteduro sottolinea come le imprese locali trovino “un ostacolo sempre maggiore nel mantenere adeguati livelli produttivi e occupazionali senza ricorrere agli ammortizzatori sociali. La situazione del settore industriale, con un aumento delle ore di cassa integrazione del 20,7% in Lombardia, evidenzia specifiche sfide settoriali. Questi segnali di crisi non sono da sottovalutare e a cui occorre prestare attenzione. È fondamentale identificare precocemente le aziende e i settori a rischio per intervenire con misure di sostegno mirate e tempestive, che possono includere una formazione riallineata alle esigenze del mercato e un sostegno nella transizione verso settori più vitali e sostenibili”.
