«Che il patrimonio di idee di Forza Italia non vada disperso» – .

CREMONA – Ancora grandi nomi in città a sostegno della candidatura a sindaco di Alessandro Portesani: oggi è stata la volta del senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, giunto in città in occasione della presentazione delle liste dei candidati per le prossime elezioni amministrative. «Vogliamo che il patrimonio di idee che ha animato Forza Italia non vada disperso, un patrimonio fondato sui valori sempre attuali della libertà. Per fare questo dobbiamo aprire le porte ad altre esperienze, unendo le forze in un’Italia che si spacca, dove i partiti si creano da un giorno all’altro”.

Si sono riuniti nella sede del comitato elettorale i trentadue candidati della lista della coalizione composta da Forza Italia insieme a Noi Moderati, al Sindacato di Centro e al Partito Liberale.. Formazioni politiche, rappresentate oggi da Giusppe Trespidi dell’Udc, che ha risposto a livello cittadino all”appello all’apertura mentale’ di cui ha parlato il senatore Gasparri illustrando il nuovo corso inaugurato dal partito dopo la morte dello storico leader Berlusconi.

Un elenco in cui, nelle parole del coordinatore provinciale di Forza Italia Gabriele Gallina, «è rappresentato ogni ambito della società civile, che vuole dimostrare l’impegno delle persone all’interno della comunità cittadina. Il disimpegno non è una caratteristica di chi ha a cuore la nostra città. Anche i nostri candidati oggi in pensione lo sono solo dal punto di vista demografico: tutti mettono il loro talento al servizio della città”. E per simboleggiare questo impegno, oltre che per ribadire la centralità delle persone nel progetto politico della Lista, è stato scelto lo slogan “Cremona è casa nostra”..

«Il nostro approccio di governance vede la città come la casa di ciascuno di noi, il luogo delle relazionidove le persone investono le proprie risorse e il proprio talento per renderlo ospitale per chi ci vive e per chi arriva – spiega il coordinatore giovani cittadini di Forza Italia, Luca Ghidini – Per questo motivo abbiamo deciso di sostenere con convinzione un progetto di riforma che porti una nuova visione alla città dopo anni di abbandono da parte della sinistra”.

Parole a cui hanno fatto eco quelle del consigliere comunale Carlo Malvezzi che parla «della città come organismo che va curato in ogni suo aspetto: dalla sicurezza all’attrattività, dalle opportunità di business al decoro urbano, è necessario invertire la rotta di un’amministrazione che ha deturpato la città della sua bellezza» e Alessandro Portesani che alza il tono della campagna elettorale: «La nostra casa è stata affidata ai peggiori custodi che la governavano come se fosse solo loro. Tolta la parentesi Perri, abbiamo vissuto decenni di mala gestione e di scambi di favori, un meccanismo che va rotto. Ma la scommessa che stiamo facendo è proprio per questo: in città sento voglia di cambiamento e sono sicuro che sapremo interpretarla per restituire a Cremona il prestigio che merita”.

Oltre ai presunti scambi di favore, Portesani accusa l’amministrazione uscente di aver rinunciato ad assumere il ruolo di capitale che la nostra città merita sia nel dialogo con i Comuni che nel dialogo con le istituzioni. «Cremona merita e Cremona deve chiederlo ancora. C’è un solo progetto di cambiamento vero ed è quello del centrodestra – conclude fiducioso Portesani – Sono un inguaribile ottimista ma anche un uomo molto concreto, vedo che la vittoria elettorale è vicina».

Una partita che, secondo il senatore Maurizio Gasparri, il centrodestra cittadino ha tutte le carte in regola per vincere: «A Cremona, come in Europa, serve cultura del fare, della risoluzione dei problemi e soprattutto della concretezza. Alessandro Portesani rappresenta tutto questo, nel segno di una necessaria discontinuità”. E il senatore non si risparmia qualche frecciata, vivacemente applaudito dal pubblico presente in sala: «Ciò che serve è un esperimento di civiltà con una solida identità politica, che sappia aggregare le energie dei cittadini, non certo del candidato di il momento che sbuca dal nulla per prendere il proverbiale ‘punto zero’”.

La ‘cultura del fare’ è un filo che, nelle parole del senatore, collega la politica locale a quella europea «Voglio ringraziare di cuore il mio amico Massimiliano Salini che ha fatto un ottimo lavoro e merita di continuare a farlo: in Europa abbiamo l’opportunità di scrivere nuove regole più vicine ai bisogni delle persone. Con il Partito popolare vogliamo istituzioni europee che sappiano incarnare i valori che furono anche del nostro leader: libertà, attenzione alla persona, intraprendenza”. E Gasparri si sofferma anche sul simbolo, in cui è ancora inserito il nome dell’ex premier: «Berlusconi è insostituibile ma lo è altrettanto il berlusconismo come movimento di pensiero. Ciò non significa che il nostro partito sia un retaggio del passato, un nuovo corso è iniziato e la prossima sessione europea lo confermerà”.

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