l’ennesima sfida. Il Comune di Ancona pulisce, loro sporcano – .

l’ennesima sfida. Il Comune di Ancona pulisce, loro sporcano – .
l’ennesima sfida. Il Comune di Ancona pulisce, loro sporcano – .

IL BLITZ

ANCONA Gli scrittori lanciano il guanto di sfida al Comune. E dopo essersi impadroniti del parcheggio di Traiano, gli artisti del decadimento hanno lasciato la loro firma inconfondibile anche in piazza Roma. Sulle pareti a mosaico dei bagni sotterranei è apparsa una macchia rossa. Su di esso c’è scritto «Sgaro», una grafia goffa o un’interpretazione dialettale del termine “sgarro”. Nome presagio.

La provocazione

Questa è guerra all’Amministrazione, che lo scorso febbraio aveva presentato la pulizia straordinaria dai graffiti in alcuni luoghi simbolo della Dorica. Diversi punti di Ancona sono stati trattati con un gel speciale, tra cui piazza Roma e il parcheggio di via XXIX Settembre. Ma anche Porta Pia. Tuttavia, la ditta che ha eseguito i lavori aveva già lanciato l’allarme: “torneranno”. E infatti sono tornati. Presto, visto che il muro del parcheggio di Traiano era già stato nuovamente deturpato il 15 marzo. È possibile che il raid sia avvenuto la sera stessa o comunque nelle immediate vicinanze. Perché non c’è dubbio che si tratti della stessa mano.

Non solo la scelta del messaggio sulla punta della penna (o della bomboletta spray) ma anche la particolare grafia scelta per imprimerlo sui muri della città. Cambia solo il colore, rosso in piazza Roma e nero in via XXIX Settembre. Per il resto, dimensioni a parte, i due disegni sono sovrapponibili. La scritta «sgaro» è infatti ornata da quella che sembra un’aureola con la lettera “o” che si allunga fino a diventare la coda stilizzata di un diavoletto. Esegesi dell’arte della degradazione a parte, il messaggio è abbastanza chiaro. “Pulisci quanto vuoi e torniamo comunque” sembrano dire gli scrittori a chi si era prefissato uno degli obiettivi del mandato quello di ripulire la città dai vandali con le bombolette spray in mano. Resta una piccola consolazione: a febbraio ha provveduto a rivestire le pareti trattate con una patina speciale che permetterà di lavare via gli sgorbie semplicemente con un’idropulitrice. Ma quanta acqua e quanti soldi e giornate di lavoro dovremo spendere ogni volta? Ad Ancona c’è un’ordinanza antiscrittori che impone ai vandali di pagare per la pulizia delle loro “opere d’arte” ma finora la disposizione – che il Comune vorrebbe rendere strutturale – è rimasta praticamente inapplicata. L’ultima risorsa sono le telecamere, ora collegate alla nuova centrale operativa della Locale, a Palombare. Irriducibili a parte, l’occhio al cielo voluto dall’Amministrazione dovrebbe almeno scoraggiare i più giovani, quelli per cui la delinquenza è solo uno scherzo da ridere con gli amici. Ma le telecamere non possono arrivare ovunque. E finché non ci saranno punizioni esemplari, gli scrittori continueranno a pensare di essere più furbi della legge. Tocca al Comune scegliere se lasciarglielo credere o (finalmente) convincerli del contrario.

Antonio Pio Guerra

© TUTTI I DIRITTI RISERVATI

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Corriere Adriatico

 
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