Circo Royal Orfei, Lav e Oipa scrivono al Prefetto e al sindaco revocando l’autorizzazione – .

Una lettera al Prefetto e al sindaco di Torino che chiede la revoca della presenza del Circo Royal Orfei, presenti nel capoluogo piemontese dal 29 marzo al 5 maggio. I presidenti del Lega antivivisezione (Lav) e delOrganizzazione Internazionale per la Protezione degli Animali (Oipa). Analoga richiesta verrà inviata al Prefetto e al Sindaco di Novara, dove la struttura dovrebbe iniziare gli spettacoli il 10 maggio. Ma il prefetto Donato Giovanni Cafagna risponde: «Il Circo Orfei è un’attività autorizzata. Se ci fossero stati comportamenti violenti da parte di qualcuno verranno valutati dagli organi competenti”.

Una lettera che arriva all’indomani dei fatti di domenica 28 aprile quando «alcuni dipendenti del Circo Royal», attualmente in attesa al Parco Pellerina di Torino, «si sono resi protagonisti di atti aggressivi e certamente eccessivi durante l’esercizio arbitrario delle loro ragioni».

Prima dell’inizio dello spettacolo, cinque attivisti di Ribellione Animale sono entrati nel tendone con uno striscione con la scritta “Basta animali nei circhi”, seduti per terra incatenati tra loro. Un’azione “non violenta”, spiegano le associazioni, che “aveva l’unico scopo di manifestare dissenso verso l’utilizzo degli animali nei circhi”.

Il proprietario del Circo, Eusanio Martino, aveva spiegato l’intervento degli artisti circensi come un tentativo di «far uscire gli attivisti dall’arena, poiché di lì a poco sarebbero entrati dei cavalli e le luci sul palco erano basse”. Aggiungendo poi che non sarebbe la prima volta che il Circo diventa teatro di proteste da parte del mondo animalista.

Un fermo immagine del video diffuso da Ribellione Animale sul presunto attentato al Circo Orfei

Rispondono le associazioni: «Sebbene l’azione non fosse stata autorizzata, si trattava certamente di un’azione dimostrativa che andava nella direzione prevista dalla legge delega 22 novembre 2017, n. 175, recante disposizioni in materia di spettacolo e deleghe al Governo per il riordino della materia che, nell’intento di concepire un nuovo Codice dello spettacolo, ha previsto la progressiva eliminazione dell’utilizzo degli animali nelle attività circensi, legge ancora in attesa di pronuncia in materia. decreto legislativo attuativo”.

E per quanto riguarda il la presunta rissa è avvenuta in un tendone secondario tra artisti circensi e attivisti, che ha riportato tre ferite alla testa, una perforazione del timpano e diverse contusioni, spiegano le associazioni: «Appare assolutamente esagerata la reazione di alcuni artisti circensi, anche ipotizzando la violazione dell’articolo 393 del Codice penale (“Esercizio arbitrario della propria ragioni di violenza contro le persone”). Questi, in particolare, si sono rivolti violentemente, con spinte e colpi, verso gli attivisti, che sono stati costretti a ricorrere alle cure mediche nel vicino pronto soccorso”, prosegue la lettera.



L’immagine pubblicata da Ribellione Animale dopo la presunta aggressione al Circo Orfei di Torino

«Ancora più grave appare il fatto che si sia verificata la reazione violenta davanti ad un pubblico, al quale erano presenti anche diversi minorenni».

Lav e Oipa chiedono quindi la revoca immediata del permesso di campeggio nel territorio comunale di Torino, “al fine di prevenire gli atti collettivi di violenza e arbitrarietà di cui sono stati protagonisti i membri del Circo Reale”.

 
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