Sarà lì tribunale d’affari di Firenze da definire contenzioso sorto tra una società appartenente al consorzio di imprese Mtl, nell’ambito del contratto di appalto sottoscritto in data 19 luglio 2013 per la progettazione ed esecuzione dei lavori di riqualificazione dell’ex convento di San Domenico.
La società di ingegneria in questione si era infatti rivolta al tribunale civile di Lucca chiedendone conto al Comune il pagamento di 380.456,25 euro oltre Cnpaia e IVA, quali corrispettivi per le maggiori attività svolte nell’ambito della procedura di affidamento integrato che prevedeva la realizzazione dell’ex convento di San Domenico, nel complesso dell’ex Manifattura Tabacchi, di un centro per le attività di contrasto al disagio, di un centro di competenza per lo sviluppo e l’insediamento di imprese ad alto contenuto di innovazione tecnologica e di strutture per la formazione avanzata collegata al trasferimento tecnologico nonché di un centro di competenze e tecnologie per le arti e lo spettacolo, nonché parte del progetto Pio Lucca dentro. Il progetto, come noto, è ormai scaduto.
IL Comune dal canto suo, rappresentato dall’avvocato Elisa Burlamacchi, ha sollevato una questione di giurisdizione e di territorio per risolvere la vicenda. Una tesi sostenuta dal tribunale civile di Lucca, che ha rinviato la causa al tribunale d’affari di Firenze, poiché si tratta di una controversia nata da questioni relative all’esecuzione di appalti pubblici.
