Rimini. Controlli alle Rsa e dipendenti “ombra”, la Cgil: «Sfruttamento intollerabile»

Rimini. Controlli alle Rsa e dipendenti “ombra”, la Cgil: «Sfruttamento intollerabile»
Rimini. Controlli alle Rsa e dipendenti “ombra”, la Cgil: «Sfruttamento intollerabile»

“Uno sfruttamento vergognoso e intollerabile”. Chiaro il commento del segretario generale della SPI CGIL Rimini, Roberto Battaglia, che non fa concessioni andando oltre le formule diplomatiche e puntando i riflettori sulle sacche di illegalità emerse a seguito di un’attività ispettiva in ambito socio-sanitario. residenza per anziani nel riminese che ha portato al ritrovamento di 21 dipendenti “ombra” e 1,6 milioni di contributi non pagati. . “È un peccato che siano state scoperte irregolarità in una struttura preposta all’accoglienza, al benessere e alla cura dei più vulnerabili”, esordisce Battaglia, che non vuole dire nulla, riconoscendo che purtroppo questa non è la prima né sarà la prima sia l’ultimo caso che si verifica a Rimini, come in altre località della Penisola, mentre ovunque “dovrebbe prevalere il rispetto dell’anziano più debole, da un lato, e il rispetto delle regole e dei diritti dall’altro”.

Dignità offesa

Non c’è nulla, questa è la certezza del sindacato, che possa giustificare un atteggiamento che ha leso anche la dignità dei lavoratori onesti in una situazione che necessariamente si ripercuote anche sulla qualità delle cure. Da qui l’invito che Battaglia rivolge a Comuni e distretti socio-sanitari “a non abbassare mai la guardia continuando a vigilare e controllare per evitare ciò che si configura come sfruttamento”. Al termine della sua riflessione un plauso va all’attività ispettiva svolta.

Professionalità sacrificata al profitto

«Ancora una volta – commenta dal canto suo la Cgil Rimini – sono gli anziani a dover pagare il prezzo di un sistema che non sempre mette al centro la qualità del lavoro e la legalità». In questo senso, è proprio sulle residenze socio-sanitarie per anziani che occorre concentrare gli sforzi ispettivi, «in primis da parte degli organi competenti, – si nota – per evitare che si creino situazioni in cui la professionalità rischia di essere sacrificata a vantaggio dell’opinione pubblica. Attività commerciale”. Non è accettabile, prosegue il sindacato, che in settori dove c’è carenza di personale, come quello socio-sanitario, “esistono ancora sacche di illegalità così significative”. Quanto ai controlli, vanno dispiegati lungo più direttive perché allo stesso tempo occorre garantire i giusti diritti a chi è costretto a lavorare con partita Iva, pur essendo dipendente. Parole di apprezzamento arrivano quindi anche dalla CGIL Rimini, così come dallo SPI CGIL, indirizzato al Nucleo Ispettorato del Lavoro dei Carabinieri “per la costante attività svolta a favore della legalità sul territorio”.

 
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