Latte adulterato, mozzarella ritirata dal mercato. “Sospetta carica batterica” – .

Latte adulterato, mozzarella ritirata dal mercato. “Sospetta carica batterica” – .
Latte adulterato, mozzarella ritirata dal mercato. “Sospetta carica batterica” – .

Pesaro, 5 maggio 2024 – Confezioni da mozzarella per le pizzerie ritirate dalla vendita “per sospetta carica batterica elevata sulla materia prima e sospetto utilizzo di sostanze non autorizzate”. Questa è la procedura di ritiro e richiamo avviata dall’azienda Aziende agricole marchigiane a seguito dei primi risultati delle ricerche e dei prelievi ordinati dall’ Procura di Pesaro.

Il risultato delle analisi sui campioni ha evidenziato criticità, tra cui la carica microbica superiore al limite. Nella seconda operazione di venerdì erano presenti anche il Nas di Ancona, gli ispettori del Ministero e l’Ast formaggi e mozzarelle sequestratiuna decina di tonnellate, tutti prodotti derivati latte campionato durante la prima perquisizione del 22 aprile. I sequestri di venerdì si aggiungono agli altri sequestri effettuati la settimana scorsa, quando sono state sigillate 90 tonnellate di latte e 110 tonnellate di latticini, insieme a circa 2,5 tonnellate di sostanze adulterate tra cui soda caustica e acqua ossigenata.

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La procedura di appello si è concretizzato ieri con la pubblicazione dell’artavviso sul sito del Ministero della Salute, dove, tra gli altri elementi, sono riportati i lotti di produzione (L2411300 L2411400 L2411500) con scadenza al 22, 23 e 24 maggio 2024, il marchio identificativo dello stabilimento/produttore (IT 11 21 CE) e la ragione sociale di cui il prodotto “ Fattorie MarchigianeCons. Coop. Agricola” viene commercializzato. È la stessa azienda che ha avviato il richiamo per potenziale rischio per i consumatori a seguito degli elementi emersi dalle analisi effettuate lo scorso 22 aprile nel corso dell’udienza ricerca massiccia nell’ambito dell’indagine per frode alimentare e adulterazione di prodotti nell’azienda di Montemaggiore controllata dalla Tre Valli Cooperlat. Le confezioni che verranno ritirate sono quelle nei formati da un chilo e due chili e mezzo e quindi probabilmente utilizzate soprattutto nelle pizzerie.

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“Per principio per precauzione, non utilizzare il prodotto e restituirlo allo stabilimento di produzione”, è l’avvertimento contenuto nel documento di allerta pubblicato dal Ministero. Il servizio veterinario di igiene alimentare dell’AST ha quindi avviato il sistema di allarme rapido previsto dalla normativa europea, il cosiddetto ‘RASFF’. È un sistema di allarme, sotto forma di rete, per la notifica di un rischio diretto o indiretto per la salute umana dovuto ad alimenti o mangimi. Questo sistema consente di agevolare ulteriori controlli da parte degli enti in tutte le zone d’Italia dove il prodotto era destinato ma anche di consentire alla popolazione, attraverso la consultazione diretta dei canali informativi ministeriali, di conoscere in tempo reale i prodotti che presentano un potenziale rischio per la sicurezza alimentare.

Continua senza fermarsi, quindi, l’investigazione che ha coinvolto lo stabilimento produttivo di Montemaggiore al Metauro. Nel corso della seconda perquisizione, venerdì scorso, sono stati effettuati ulteriori campionamenti e accertamenti. Sotto l’esame degli investigatori, in particolare, la macchina per la pastorizzazione del latte (che però non è stata ancora sequestrata) ma anche smartphone e pc sequestrati nel corso della prima perquisizione.

 
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