Play-off a non finire, per sognare la promozione in Serie B c’è un Perugia da imitare – .

PERUGIA La storia del Perugia è ricca di play-off in tutte le categorie, ma per trovare una vittoria dei Grifoni in uno play-off bisogna addirittura tornare indietro…

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PERUGIA La storia del Perugia è ricca di play-off in tutte le categorie, ma per trovare una vittoria dei Grifoni in uno spareggio bisogna tornare alla promozione in Serie A ottenuta nel ’97-98 a Reggio Emilia contro il Torino.
Da allora solo delusioni, l’elenco è lungo a partire dallo spareggio interdivisionale con la Fiorentina nel 2003-2004, la finale playoff con il Torino per la Serie A nel 2004-2005, la semifinale playoff con l’Ancona per la Serie B nel 2007-2008. , la semifinale playoff con il Pisa per la Serie B nel 2012-2013, il turno preliminare playoff con il Pescara per la Serie A 2014-2015, la semifinale playoff con il Benevento per la Serie A 2016-2017, il turno preliminare playoff con il Venezia per Serie A 2017-2018, i preliminari playoff con il Verona per la A 2018-2019, i playout per la permanenza in B con il Pescara 2019-2020, i preliminari playoff della A con il Brescia nel 2021-2022. A ben vedere, tutti i confronti in serie A e B, mentre in serie C la tradizione parla di una vittoria nell’unico spareggio giocato finora, a Foggia con l’Acireale nel ’92-93, rimasta nell’immaginario collettivo per il successo contro campo davanti a 18.000 perugini e meno per la successiva revoca in tribunale. Ma solo in un’occasione il Perugia ha dovuto affrontare un mese intero ricco di partite come potrebbe accaderle se dovesse avanzare ai prossimi playoff di Serie C. Il riferimento è agli interminabili spareggi per la permanenza in Serie B vinti dai Grifoni di Guido Mazzetti e Lino Spagnoli nell’estate del 1967.
Se i playoff cominciano ad essere una maratona che prevede la partecipazione di 28 squadre (21 già nella prima fase e playoff a gironi, via via le altre nella fase nazionale e nella Final Four) che si sfideranno ogni tre giorni dal 7 maggio al il 9 giugno per decretare la quarta promozione in Serie B, si avvicina molto a quanto accaduto alla fine del campionato ’67-68. Assegnato ad una sorta di playout prolungato, uno spareggio con Messina, Lecco, Genoa e Venezia per decretare due retrocessioni in terza serie, il Perugia dei vari Dugini, Montenovo, Azzali, Polentes, Balestrieri, Piccioni e Mainardi in I campi neutri di Caserta e Bologna vincono contro Messina (3-0) e Lecco (2-1), pareggiano con il Genoa (1-1) e perdono contro il Venezia (3-0) finendo alla pari con Genoa, Lecco e Venezia. Ciò rese necessario disputare un altro girone in cui il Perugia trionfò questa volta, battendo il Genoa (2-0), pareggiando con il Lecco (0-0) e battendo il Venezia 2-1, il 21 luglio 1968 a Bologna con reti di Balstrieri e Dugini. , ottenendo una salvezza sofferta ma meritata tra i cadetti.
Che sia di buon auspicio per i grifoni, che ieri si sono allenati a porte chiuse, all’interno del Curi, dove il tecnico Formisano ha fatto risuonare dagli altoparlanti i cori di incitamento del pubblico per aiutarlo ad ambientarsi al clima infuocato che li attende. Gruppo al completo tranne Seghetti e Angella che sono in recupero. Dopo la pausa domenicale torneremo al lavoro lunedì, da martedì riposo per il ritiro a Cascia.
(grazie allo storico perugino Giordano Martucci)

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Il Messaggero

 
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