Si innesca nuovamente in Italia l’emergenza granchio azzurro. Una nuova invasione delle coste italiane ha innescato una crisi senza precedenti nel settore della pesca e dell’acquacoltura. La situazione, soprattutto oggi critica nel Delta del Po e nelle regioni costiere dell’Alto Adriaticorichiede un’azione decisiva e coordinata per mitigare i danni e proteggere le risorse marine.
Arrivano 6 milioni di euro per fronteggiare l’emergenza granchio azzurro in Italia
Come riferisce la Coldiretti, nel Comacchiese, nel corso di un dibattito in Commissione Politiche Economiche, è stato previsto uno stanziamento di sei milioni di euro per fronteggiare l’emergenza Blue Crab. Questi fondi serviranno a sostenere l’agricoltura e l’acquacoltura, con particolare attenzione allo smaltimento del granchio blu non idoneo al commercio e alla ristorazione.
Le parti sociali coinvolte hanno infatti espresso preoccupazione per gli effetti dannosi sul settore della pesca e dell’acquacoltura. Vincenzo Rizzardi, amministratore del Consorzio Pescatori Delta del Po, ha sottolineato in particolare l’importanza degli incentivi regionali e ha lanciato un appello per un maggiore impegno nel contrasto all’invasione.
Territori a rischio in Italia
Secondo Coldiretti Impresa Pesca sono in particolare coloro che risentono maggiormente delle conseguenze negative dovute all’invasione i territori del Delta del Po e nelle regioni dell’Alto Adriatico, con una produzione ittica ridotta fino all’80% nelle zone colpite. Le lagune, le sacche e la fascia costiera, che ospitano alcuni dei più grandi allevamenti di molluschi bivalvi d’Europa, sono particolarmente danneggiate.
Nonostante gli interventi del Ministero dell’Agricoltura, che ha già stanziato fondi per la cattura e lo smaltimento del Granchio Blu e per la tutela degli allevamenti, la situazione resta critica. Le risorse attuali potrebbero non essere sufficienti a risolvere il problema, con stime che indicano danni potenziali fino a 200 milioni di euro.
Si propone la nomina di un commissario straordinario
Proprio a causa della situazione venutasi a creare, il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, ha per questo chiesto la nomina di un commissario straordinario per avviare campagne intensive di cattura del granchio bluma anche per incentivare i pescatori e ripristinare gli habitat lagunari del Delta del Po.
Questo perché, come è stato spiegato, È necessario uno sforzo concertato a livello nazionale e regionale per affrontare questa emergenza e proteggere l’ecosistema marino e le comunità locali colpite.
Conseguenze sull’economia, cosa è a rischio
Analizzando l’emergenza ad ampio raggio, potrebbe avere anche l’invasione del granchio azzurro in Italia conseguenze negative sull’economia.
Se le attività di pesca e acquacoltura soffrono gravi danni dovuti alla presenza del granchio azzurroCausando notevoli perdite finanziarie per pescatori, agricoltori e industrie correlate, l’impatto negativo sulla produzione di pesce e molluschi può portare a una riduzione dell’orario di lavoro e al licenziamento di molti dipendenti.
Anche le imprese individuali e le cooperative possono trovarsi in difficoltà finanziarie a causa del diminuzione dei profitticon il rischio di licenziamenti e disoccupazione.
Alla fine, Nemmeno il turismo è esente da dannipoiché le comunità costiere potrebbero subire perdite significative a causa della ridotta disponibilità di pesce fresco e della minore attrattiva turistica delle aree colpite dall’invasione.
In pratica, si tratta di una situazione che potrebbe innescare una serie di effetto a catenacoinvolgendo anche altre attività economiche connesse.
In sintesi, l’invasione del granchio blu ha un impatto significativo sull’economia locale e nazionale, con conseguenze dirette sull’occupazione, sulle attività commerciali e sul benessere delle comunità costiere. È quindi necessario adottare misure urgenti e coordinate per affrontare questa emergenza e mitigare i danni economici e sociali causati dalla presenza del granchio blu in Italia.