Spagna del Sud, il “nostro” tesoro agricolo supera la Spagna del Sud – .

Spagna del Sud, il “nostro” tesoro agricolo supera la Spagna del Sud – .
Spagna del Sud, il “nostro” tesoro agricolo supera la Spagna del Sud – .

Gli attuali punti di forza ma anche le maggiori potenzialità del Mezzogiorno risiedono nell’economia reale e in particolare in cinque settori: agricoltura, manifattura, energia, trasporti e turismo. Tutti questi cinque settori sono già molto importanti oggi ma possono svilupparsi ulteriormente, con notevoli implicazioni trasversali ed effetti moltiplicativi a cascata.

L’agricoltura è sicuramente un pilastro dell’economia del Sud e delle Isole. Il suo ruolo è descritto in un volume che ho curato nel 2021 per Fondazione Edison e Confagricoltura dal titolo “Il tesoro agricolo del Sud”. Un titolo che forse può sembrare un po’ enfatico ma che invece rispecchia pienamente la realtà. Infatti, se l’Italia è il primo produttore nell’Unione Europea dell’insieme di prodotti che comprende grano duro, ortofrutta, vino e olio d’oliva, con una produzione di 25,2 miliardi di euro nel 2021 secondo Eurostat, lo deve soprattutto al Sud, che contribuisce per oltre la metà, con 13,1 miliardi.

L’agricoltura si divide in prodotti vegetali e prodotti animali. Nell’Unione Europea, il primo paese in termini di valore della produzione totale delle sole colture agricole è Francia, la cui produzione è però in gran parte costituita da grandi produzioni di materie prime quali cereali foraggere, foraggi e colture industriali. Al secondo posto in Europa per valore della produzione delle colture agricole troviamo, ex aequo, Italia e Spagnache sono invece più specializzate nelle produzioni mediterranee, in particolare grano duro, ortofrutta, vino e olio d’oliva, cioè colture e prodotti di prima trasformazione di maggiore qualità.

Il Mediterraneo

Molto significativo il confronto tra Italia e Spagna e in particolare tra il nostro Sud e la macroregione Sud della Spagna. Nel 2021, infatti, il valore della produzione complessiva delle colture agricole in Italia e Spagna è stato praticamente lo stesso, pari a 35 miliardi di euro. Ma l’Italia era davanti alla Spagna in termini di produzione grano duro, frutta e verdura, vino e olio d’oliva e allo stesso modo il Sud ha preceduto il Sur spagnolo, importante macroregione agricola che comprende l’Andalusia. Nel dettaglio, il Mezzogiorno ha una produzione di grano duro, ortaggi, uva e vino di valore superiore a quella del Mezzogiorno e una produzione equivalente di agrumi. Il Sud, invece, è avanti rispetto al Sud per la frutta fresca, le olive e l’olio.

Per quanto riguarda le regioni a livello Nuts 2, è interessante notare che, sulla base dei dati 2021, considerando le prime cinque regioni produttrici di ortaggi dell’Unione Europea, tre appartengono al Sud Italia: 1) Andalusia (3,7 miliardi di euro), 2) Puglia (1,2 miliardi), 3) Campano (1,2 miliardi), 4) Olanda Meridionale (1,1 miliardi), 5) Sicilia (1 miliardo). Mentre le prime due regioni europee produttrici di grano duro appartengono ancora al Sud: 1) Puglia (443 milioni di euro), 2) Sicilia (350 milioni), 3) Centro-Valle della Loira (235 milioni), 4) Emilia Romagna (223 milioni), 5) Marche (212 milioni).

Se analizziamo i record produttivi europei delle coltivazioni del Sud e delle Isole, con riferimento questa volta al 2022 e ai dati in quantità, ci rendiamo perfettamente conto che non è affatto esagerato parlare di un vero e proprio “tesoro” agricolo del Sud dell’ Italia. Qualcosa che dovrebbe riempirci tutti di orgoglio, per il valore, la qualità e la varietà dei prodotti delle nostre coltivazioni: prodotti che sono pilastri della dieta mediterranea, della cucina italiana e della ristorazione Made in Italy. Si tratta di testimonianze agricole che spesso gli stessi italiani non conoscono, la cui rilevanza economica dovrebbe invece entrare a far parte di una consapevolezza e di una narrazione comune.

I carciofi

Arrivo a dire che un cameriere che serve in un ristorante degli squisiti carciofi alla romana dovrebbe avere la cultura e l’orgoglio di spiegare ai turisti stranieri che l’Italia, grazie al Sud, è il primo produttore europeo e il primo produttore al mondo. mondo del carciofo, ex aequo con l’Egitto ma con un’offerta qualitativamente molto più elevata. Lo stesso si potrebbe dire per molte altre verdure e tipi di frutta. L’Italia, infatti, è un grande produttore agricolo, che compete con la Francia per il primo posto in Europa per il più alto valore aggiunto dell’agricoltura. E il Sud, in particolare, è il primo produttore nell’Unione Europea, davanti ad altre nazioni e anche rispetto al resto d’Italia, di un notevole numero di importanti prodotti agricoli: grano duro, carciofi, finocchi, broccoli e cime di rapa, indivia, albicocche, fichi d’india. Inoltre il Sud è il secondo produttore europeo (quasi sempre dietro alla Spagna) di: meloni, cavolfiori, lattuga, melanzane, zucchine, sedano, arance, limoni, clementine, mandarini, pesche e nettarine. Nel caso delle melanzane, la grande produzione del Sud permette all’Italia nel suo complesso di superare la stessa Spagna. Infine, il Sud Italia è il terzo produttore di: pomodori, angurie e fagiolini. Anche in questo caso, la grande produzione del Mezzogiorno, superata solo da quella del resto d’Italia e della Spagna, consente al nostro Paese nel suo complesso di essere il primo produttore di pomodori dell’Unione Europea davanti alla Spagna.

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Decisivi, per i tanti primati europei del Mezzogiorno nelle coltivazioni agricole, sono i contributi di alcune regioni, in particolare Puglia, Sicilia, Campania, Calabria e Basilicata, e province, tra cui Foggia, Agrigento, Salerno, Crotone, Ragusa. Puglia e Campania sono le maggiori regioni produttrici di indivia, broccoli e cime di rapa. Puglia e Sicilia sono leader per l’uva da tavola, la Calabria per il bergamotto, la Sicilia per i fichi d’india, Puglia, Sicilia e Basilicata per il grano duro. Mentre Puglia e Basilicata sono i maggiori produttori di albicocche.

Nel caso dei carciofi, le principali province produttrici sono (dati 2022): Foggia, Agrigento, Brindisi, Caltanissetta e Palermo. Mentre per i bulbi di finocchio, altro ortaggio di cui l’Italia è primo produttore nell’Unione Europea, le maggiori province produttrici del Sud sono (dati 2023): Crotone, L’Aquila, Foggia, Salerno, Bari e Taranto. Nei pomodori, coltivati ​​all’aria aperta (da trasformazione o da tavola) e in serra, le principali province produttrici, che permettono all’Italia di primeggiare in Europa, sono (dati 2022): Foggia, Ragusa, Agrigento, Siracusa e Salerno.

 
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