non è un crimine criticare i nati. carabinieri in una palazzina a La Spezia – .

Pubblicato il 5 maggio 2024

“A La Spezia i carabinieri hanno visitato e individuato un comune che alla finestra aveva appeso uno striscione contro la presenza della Nato in città. C’è una forte opposizione all’ampliamento della base militare in città e la protesta dei cittadini è assolutamente legittima. Si tratta di un atto intimidatorio inaccettabile dato che criticare o essere contro la NATO non è ancora un reato. Questo episodio conferma che abbiamo fatto bene a presentare la lista PACE TERRA DIGNITÀ con Michele Santoro e Raniero La Valle perché la deriva guerrafondaia è ovunque una minaccia per la democrazia. Il nostro plauso va a questo paese che ripudia la guerra e, concretamente, contesta la militarizzazione della sua città.”, dichiarano Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista e Anna Camposampiero, dell’esecutivo della Sinistra Europea, candidati alle elezioni europee con l’elenco PACE DIGNITÀ DELLA TERRA.

Il comunicato della Segreteria provinciale di Rifondazione Comunista La Spezia:

Appendere uno striscione contro la NATO è un crimine? Appendiamo tutto

Nei giorni scorsi un comune della Spezia ha appeso uno striscione con la scritta “La NATO fuori dalla Spezia”, un piccolo ma significativo gesto per dire sì alla pace, no alla guerra e per denunciare, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che la nostra città produce armi che poi vengono esportate per massacrare civili sui vari fronti di guerra.

Per tutta risposta ha ricevuto la visita a casa sua dei Carabinieri che l’hanno identificata.

Nell’esprimere solidarietà al cittadino ricordiamo agli smemorati che nella nostra città con un decreto legge la base navale della nostra città sarà adeguata agli standard NATO (il famoso progetto Blue Bases) con una spesa pubblica (soldi nostri) di oltre 300 milioni euro.

È un affronto che la spesa militare continui ad aumentare mentre continua il defunding dell’assistenza sanitaria.

È vergognoso spendere soldi per le spese militari mentre gli ospedali e le scuole sono chiusi.

Intanto dai balconi Marola esprime la sua protesta. Striscioni che contestano l’inutile e dannoso progetto di ampliamento della base navale, chiedendo la bonifica e la riacquisizione degli spazi inutilizzati. Queste voci rimarranno ancora inascoltate? Vogliamo esprimere solidarietà alla popolazione marolina e invitare tutta la città ad esporre dalle proprie finestre una voce di dissenso: niente basi blu.

 
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