Qualche giorno fa, ai microfoni di calciofoggia.itil patrono Nicola Canonico aveva annunciato l’intenzione di lasciare il Foggia (qui l’articolo completo), confermato successivamente dal comunicato stampa del club rossonero in cui – per la prima volta – è stato rivelato il negoziato statunitense che va avanti da quattro mesi (ultimi aggiornamenti qui).
L’imprenditore barese ha spiegato anche i motivi che lo hanno portato a questa decisione: “Non puoi più continuare a giocare a calcio in un unico ambiente inquinato che andava ben oltre la semplice protestai”, ha spiegato, aggiungendo come “se i negoziati non si concretizzano L’iscrizione del club al prossimo campionato è fortemente a rischio“.
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Le ragioni della scelta del patrono canonico
E sull’argomento ha riflettuto anche questa mattina Il Corriere dello Sportnella sua edizione regionale: “Spingere Canonico a lasciare Foggia lo saranno anche (se non soprattutto) ragioni ambientali. I fan gli sono quasi del tutto antipatici. Del resto, la criminalità lo avrebbe messo nel mirino: gli spari contro l’auto del capitano Di Pasquale il 18 giugno 2023, il giorno della finale contro il Lecco, la bomba trovata dal figlio Emanuele vicino alla sua auto il 9 gennaio scorso nel parcheggio di Sono Modugno Materia di indagine penale della DDA di Bari“viene letto.
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