Trapianti di midollo osseo. Nuova terapia antirigetto al Perrino – .

Trapianti di midollo osseo. Nuova terapia antirigetto al Perrino – .
Trapianti di midollo osseo. Nuova terapia antirigetto al Perrino – .

È attiva da pochi giorni presso la Simt, il servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale, dell’ospedale Perrino di Brindisi, diretto da Antonella Miccoli, una nuova cura per evitare il rigetto nei pazienti sottoposti a trapianto di midollo osseo.

L’ECP, o fotoferesi extracorporea, è una terapia attivata dalla luce eseguita all’esterno del corpo su cellule del sangue temporaneamente separate. Viene utilizzato per il trattamento di una serie di malattie immunomediate, tra cui la GvHD, la malattia del trapianto contro l’ospite o la malattia del trapianto contro l’ospite.

“La fotochemioterapia extracorporea, in acronimo EPC o fotoferesi – spiega Antonella Miccoli – è un’innovativa metodica immunoterapeutica basata sull’aferesi che consiste nell’esposizione extracorporea dei leucociti mononucleati del sangue periferico a radiazioni ultraviolette A in presenza di metossalene, sostanza presente anche natura in alcune piante”.

In sintesi, il sangue prelevato dai pazienti trapiantati con il metodo classico viene separato per isolare i leucociti che potrebbero potenzialmente causare la GvHD: una volta isolati dagli altri elementi, i leucociti vengono inseriti nel nuovo strumento messo a disposizione dall’Azienda Sanitaria Locale di Brindisi presso il Perrino Simt che fotoinibisce la sua azione, rendendo sicura la sua immediata reinfusione nel soggetto.

«Quella in uso a Brindisi – prosegue Miccoli – è la cosiddetta “tecnica offline” o metodo a due fasi e prevede come primo passaggio la separazione cellulare con la tecnica standard. Il prodotto aferetico viene trasferito in un dispositivo monouso al quale viene aggiunto 8-MOP, metossalene, e viene irradiato. Dopo l’irradiazione, la trasfusione delle cellule trattate viene eseguita manualmente utilizzando un set trasfusionale standard. L’EPC verrà utilizzato, in particolare, per i pazienti dell’Unità di Ematologia sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche. Questa procedura è ormai fondamentale ed indifferente nei pazienti affetti da Graft versus malattia acuta dell’ospite refrattaria e nei pazienti con Graft versus malattia cronica dell’ospite secondo le linee guida GITMO (Gruppo Italiano Trapianti di Midollo Osseo) ed EBMT (European Blood and Marrow Transplation).

L’EPC è un trattamento sicuro ed efficace per i pazienti con GvHD cronica con capacità di risparmio di steroidi; nel trattamento della GvHD acuta, rispetto ad altre terapie immunosoppressive, l’EPC presenta un ottimo profilo di sicurezza con limitati problemi di tossicità, nessun aumento delle riattivazioni virali e nessuna interazione documentata con altri farmaci.

“Ringrazio la direzione strategica dell’ASL – conclude Miccoli – per aver dotato il Centro di questa nuova macchina che amplia la gamma di cure che possiamo offrire ai pazienti della provincia di Brindisi che fino ad ora dovevano rivolgersi altrove per trovare sicurezza, soluzioni efficaci e complete. ‘avanguardia’.

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