Sedi amministrative dell’alto Molise, i possibili candidati sindaco – .

Sei comuni dell’Alto Molise stanno scaldando i motori in vista delle elezioni dell’8 e 9 giugno per rinnovare i rispettivi consigli. Si tratta di Carovilli, Castel del Giudice, Pescopennataro, Pietrabbondante, Vastogirardi e Castelverrino. A poco più di una settimana dalla presentazione delle liste in prefettura, tra riunioni segrete e assemblee promosse da movimenti e partiti, emergono i primi nomi riguardanti, in particolare, la candidatura a sindaco. Sicuramente la sfida più interessante è quella che andrà in scena nel comune più popoloso della zona, Carovilli con i suoi 1320 abitanti. Antonio Conti, sindaco uscente, ha dichiarato che non sarà coinvolto e nel frattempo ha passato il testimone al suo vice, Simone Nuosci. Classe 1990, l’ex talento del Vastogirardi affronterà l’avvocato Vincenzo Berardi, che dopo aver perso per soli due voti cinque anni fa, ci riprova. Sembra scontato che la partita per aggiudicarsi la poltrona più alta del Comune resta molto aperta. Stessa storia a Pescopennataro, 239 abitanti, dove Carmen Carfagna, classe 1982, spera in un secondo mandato. Il primo sindaco donna della storia del centro a 1200 metri di quota, è chiamata a respingere l’assalto dell’avvocato e presidente dell’Anci Molise, Pompilio Sciulli. Curiosamente Sciulli, consigliere comunale uscente, aveva sostenuto la candidatura della Carfagna nel 2019, per poi rompere con l’attuale giunta. Anche in questo caso, come per Carovilli, si prevede una competizione all’ultimo voto che troverà il suo apice nel corso di una campagna elettorale che si preannuncia senza esclusione di colpi. Chi non avrà questi problemi, cioè gli avversari in campo, è il commercialista Lino Gentile, sindaco di Castel del Giudice, comune di 308 abitanti che si prepara a spendere i 20 milioni di euro frutto del ‘Bando’ dei borghi’. Una pioggia di fondi pubblici che cambierà radicalmente il volto della comunità a due passi dall’Abruzzo, i cui meriti, neanche a dirlo, vanno a Gentile che si candiderà praticamente da solo alle prossime elezioni amministrative. Non esistono infatti liste contrarie alla maggioranza uscente. A 27 chilometri si vota anche a Vastogirardi, centro di 627 anime, patria dei formaggi, incastonato tra due riserve Mab. All’ombra del castello angioino si attende la decisione del medico Luigino Rosato che dopo cinque anni piuttosto travagliati, complici le dimissioni del vicesindaco Filippo D’Aloisio, riflette sul da farsi. Chi invece ha le idee chiare è il consigliere regionale ed ex sindaco, Andrea Di Lucente, che ha deciso di puntare tutte le sue fiche su Antonio Cea, dipendente dell’Università di Cassino e pronto alla nuova avventura. Intanto nel più piccolo comune della provincia di Isernia, Castelverrino, dove vivono 94 persone, è tutta una questione di famiglia. L’uscente Christian Pannunzio, classe ’77, sarà sostituito dal padre Tonino, ex sindaco, che riprenderà di fatto le redini della microscopica entità per continuare la tradizione fatta in famiglia. Non è un caso, infine, che Pietrabbondante, 606 abitanti, sia alle prese con il rifiuto categorico, a quanto pare, del sindaco uscente, Antonio Di Pasquo, che non ne vuole sapere di ricandidarsi. Probabilmente scottato dalla vicenda del ‘Bando dei Borghi’, che, attraverso un ricorso al Consiglio di Stato, ha consegnato i 20 milioni di euro a Castel del Giudice, Di Pasquo non se la sente di continuare ad amministrare il comune, luogo simbolo dei Sanniti . Al momento i nomi più gettonati per raccogliere l’eredità di Di Pasquo sarebbero quelli di Franco Ciarlone, vicesindaco uscente e Lorenzo Di Iacovo, ex capo dell’ufficio tecnico della Provincia di Isernia.

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