Basket serie A1, la Reyer Venezia vince gara 1 della semifinale di scudetto contro il Magnolia Campobasso – .

UMANA REYER VENEZIA 82
LA MAGNOLIA MOLISANA CAMPOBASSO 63
(19-15, 40-28; 58-47)

VENEZIA: Villa 6 (3/9, 0/1), Held 7 (1/1, 1/5), Fassina 4 (0/2, 1/3), Kuier 22 (5/7, 4/6), Shepard 17 (8/15); Pan 9 (0/1, 3/5), Berkani 17 (2/3, 3/4), Nicolodi (0/1), Gorini, Logoh, Meldere. Ne: Santucci M. All.: Mazzon.
CAMPOBASSO: Trimboli 14 (3/6, 2/6), Morrison 12 (3/5, 1/2), Kacerik 6 (0/2, 2/5), Dedić 10 (3/8, 1/1), Kunaiyi 15 (5/10); Quiñonez 6 (2/9, 0/4), Giacchetti (0/1), Narvičiūtė, Moffa GR Ne: Mištinová. All.: Sabatelli.
ARBITRI: De Biase (Treviso), Nuara (Treviso) e Lanciotti (Fermo).
NOTA: fallo antisportivo, a Venezia, a 22’08” per Kuier e a 32’09” per Shepard. Tiri liberi: Venezia 8/9; Campobasso 23/13. Rimbalzi: Venezia 45 (Shepard 11); Campobasso 25 (Kunaiyi 6). Assist: Venezia 22 (Berkani 6); Campobasso 19 (Kunaiyi, Trimboli e Quiñonez 4). Progressione del punteggio: 9-11 (5′), 27-24 (15′), 45-37 (25′), 72-53 (35′). Massimo vantaggio: Venezia 21 (82-61); Campobasso 2 (13-15).

Di fronte ad una Reyer Venezia profondissima e con una rotazione in meno come quella della slovacca Mištinová, costretta a fare i conti – nell’approccio alla partita – con un problema fisico, dopo aver regolarmente svolto la sessione di tiro mattutina con i compagni, La Molisana Magnolia Campobasso esce a testa alta dal Taliercio, dove crea più di una difficoltà, soprattutto nel corso del primo e terzo quarto, agli orogranata.

GRANDE AUDACIA Il Venezia prova a partire forte regalando una serie di slanci, ma i rossoblù riescono a rispondere colpo su colpo e, anzi, in tre occasioni dopo i canestri di Kunaiyi, Quiñonez e Dediċ riescono anche a mettere la testa in avanti. I lagunari, però, si rimettono in carreggiata e alla fine del primo quarto sono avanti di quattro punti.

STRATTONE VENETO I rossoblù riescono a restare in vantaggio nella prima metà del secondo quarto (27-24) con un divario di possesso palla che rimane costante fino al 31-28. Qui, con un parziale di 9-0, la squadra veneta riesce a dare un primo impulso alla gara avendo quattro possessi di margine da gestire (40-28) all’intervallo lungo.

RESILIENZA ROSSOBLÙ Quello che potrebbe sembrare un possibile temporale particolarmente pericoloso vede gli steelflowers uscire dagli spogliatoi pronti a risalire prontamente in vetta. È soprattutto capitan Trimboli a portare la squadra sulle spalle, supportato da Quiñonez che segna il meno cinque (47-42) prima che il divario si allarghi nuovamente anche se la tripla di Kacerik vale il successo parziale nei quarti per le Magnolias (19- 18).

ENERGIA RESIDUA La lunghezza delle opzioni tra i veneti rispetto alle rotazioni brevi dei rossoblù, reduci anche da una serie intensa di quarti di finale come quello con il Geas conclusosi solo 72 ore prima di questa sfida, fa sì che il Venezia scappi definitivamente nell’ultimo periodo, riuscendo a prendersi addirittura sette possessi ricchi di differenza fino all’82-63 finale.

PAROLA DI ALLENATORE Dal canto suo, al termine della lite, Mimmo Sabatelli non può fare a meno di evidenziare come «Non posso che essere assolutamente orgogliosa di questo gruppo di ragazze che, nonostante una rotazione in meno, aspetto che ci ha lasciato un po’ spiazzate, si sono avvicinate ancora di più e, seppur con opzioni non molto ampie, hanno creato grandi difficoltà nel Venezia. Ci sarebbe voluto un miracolo, ma loro hanno dimostrato ancora una volta di essere semplicemente encomiabili, penso ad esempio a Martina che scende in campo con un livido e lo fa per dare il massimo per la squadra, sacrificandosi per la squadra. FINE. Adesso speriamo di recuperare Mištinová per mercoledì e vedremo cosa succederà all’Arena. Personalmente posso solo dire che non ho più aggettivi per descrivere le mie sensazioni nei confronti di un gruppo capace di una stagione semplicemente memorabile e formidabile”.

ARENA DI CHIAMATA A questo punto, per le Magnolie, la prospettiva è quella della seconda gara di mercoledì all’Arena dove proveranno a fare l’impresa come nella stagione regolare. Ripetere quel successo significherebbe garantirsi gara tre, altrimenti sarebbe la conclusione di un anno che resterà a lungo nel cuore e nei ricordi dei tifosi rossoblù.

 
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