Sciopero dei trasporti a Roma lunedì 6 maggio. Inizio settimana in salita per chi si affida ai mezzi pubblici. I sindacati Cobas lavoro privato, ADL (associazione lavoratori) Cub Trasporti e il sindacato generale di base (Sgb) hanno proclamato uno sciopero di 24 ore.
Le linee interessate dallo sciopero
Quali servizi saranno interessati dalla mobilitazione? L’iniziativa sindacale coinvolge le reti Atac, Roma Tpl e Ati (Autoservizi Troiani/Sap) e coinvolge sia il capoluogo che la provincia di Roma. A rischio i servizi di metropolitana, autobus e tram. Allo sciopero hanno aderito anche i lavoratori della Cotral ed è quindi possibile che vengano annullati anche i viaggi garantiti dall’azienda di trasporti della Regione Lazio.
Le fasce di garanzia
Il giorno dello sciopero verranno comunque rispettate le cosiddette fasce di garanzia poiché è previsto dalla legge che vengano comunque rispettate anche durante lo sciopero. Pertanto, dall’inizio del servizio fino alle 8.29 e poi dalle 17 alle 19.59, treni, autobus, tram e metropolitana circoleranno regolarmente.
I notturni
Lunedì 6 maggio saranno operativi gli autobus notturni che hanno corse previste dopo la mezzanotte e quindi le linee 38-44-61-86-170-246-301-451-664-881-916-980 e, per quanto riguarda le linee Roma Tpl sono linee 314-404-444.
Le ragioni dello sciopero
Per Cobas Lavoro Privato, Adl, SGB e CUB Trasporti lo sciopero è stato indetto per una serie di motivi. È stato infatti proclamato a sostegno dell’aumento salariale di 300 euro; per la riduzione dell’orario di lavoro da 39 a 35 ore settimanali, a parità di retribuzione e riduzione dei tempi di guida e di lavoro degli autisti; per l’adeguamento delle tutele sulla sicurezza e salute sui luoghi di lavoro, nonché per gli utenti del servizio TPL e per il blocco delle privatizzazioni e delle relative gare per il TPL. USB è invece in sciopero per la mancata risposta alla richiesta di convocazione per la trattativa di rinnovo del “contratto collettivo nazionale di lavoro Autoferrotranvieri Internavigatori 2024 2027” ai sensi dell’art. 3 c.2) contratto collettivo nazionale di lavoro 28.11.2018.
