«Non esiste alcuna criticità nella gestione del bilancio comunale. Si stanno investendo risorse importanti per far ripartire una città stagnante da troppo tempo”. Lo afferma l’assessore comunale al Bilancio Elena Angiani, rispondendo alle critiche mosse dal consigliere comunale Andrea Micci (Lega), secondo il quale il resoconto sulla gestione 2023 si sarebbe chiuso in perdita.
«È assolutamente errato affermare che il resoconto sulla gestione 2023 si sia chiuso in negativo: al 31/12 si registrava un avanzo di amministrazione di oltre 109 milioni di euro, di cui meno di 3,5 milioni erano risorse libere non impegnate – spiega l’assessore Angiani – Sono dati che hanno un duplice significato: da un lato, come certifica il giudizio positivo espresso dal collegio dei revisori dei conti, la situazione finanziaria del Comune è assolutamente sotto controllo, dall’altro si afferma un’importante azione da parte amministrazione nell’investire risorse per far ripartire una città stagnante da troppo tempo, una città che aveva bisogno di un rilancio economico e di immagine. Abbiamo investito cifre importanti in eventi come Santa Rosa e Natale, ma anche nelle scuole, con fondi per il mantenimento, nel settore sociale per l’assistenza domiciliare agli anziani, per l’accoglienza dei minori nelle case famiglia e per tutte quelle cose che devono rappresentano la preoccupazione primaria di una società inclusiva e attenta ai bisogni delle persone vulnerabili.
Forse l’assessore Andrea Micci, quando afferma che il 2023 si è chiuso con un segno negativo, confonde il conto finanziario con quello economico: quest’ultimo infatti rappresenta una mera somma algebrica tra le somme incassate e quelle spese dal 1° gennaio al 31 dicembre e non tiene conto conto, ad esempio, dell’applicazione dell’eccedenza o dei residui. Siamo consapevoli – aggiunge e conclude l’assessore Angiani – del fatto che sia necessario migliorare la fase di valutazione e incasso del credito, ma il risultato economico, pur essendo un elemento su cui riflettere, non è certo un elemento di criticità che, ad oggi, dovrebbe preoccuparci più del necessario, se non nell’ottica di aumentare le entrate attraverso una serie di misure che stiamo attuando”.
