Festival dei gol, 3-3 al Meazza.- Genoa Cricket and Football Club – .

Imbattuto in nove delle ultime dieci trasferte. Crescita esponenziale. Due volte avanti e poi giù. Nel finale, un’autogol dei rossoneri suggella un punto d’oro. Saliamo a 43 punti dopo 35 giornate. Miglior neopromosso nei primi cinque campionati d’Europa.

Primo tempo – Si va all’intervallo sull’1-1 con una prestazione di personalità. L’occasione di mettere il naso in avanti arriva subito. Bastano pochi minuti e non la lasceremo scappare. Tomori nel finale mette fuori gioco Vogliacco in avvio di gara, Retegui segna 0-1 dal dischetto: palla da una parte, portiere dall’altra. Un solo rigore che non è entrato nella sua carriera. Settimo sigillo in un campionato a singhiozzo. Il gioco è piacevole con capovolgimenti rapidi e azioni ben manovrate fino alla zona di difesa. La reazione si stampa sul palo colpito da Pulisic, Martinez si invola sulla traiettoria per coprire lo specchio. La nostra dirigenza è come una squadra matura nonostante le assenze in difesa. Le linee sono strette, perforarle è una sfida. Badelj detta i tempi alla grande, Frendrup fa da scudo anche alle mosche. Siamo belli sul pezzo tra i cori che tuonano dal terzo anello. Ci muoviamo come un collettivo collaudato, incollati alle certezze saldate da Gila in questi mesi. Il centrocampista danese fischia un destro a lato di Ekuban. Ci affidiamo a due punte mobili per salire, facilitando i velleitari tentativi di pressione. Lucido e preciso nel gestire la palla e restituirla al mittente. Squadra vera. Controlliamo la routine degli avversari senza preoccupazioni. Martinez stringe tra le braccia un siluro di Leao, devia una frustata di Pulisic sopra la porta e, più tardi, un colpo di testa di Theo Hernandez su tiro dalla bandierina d’angolo. All’intervallo entriamo negli spogliatoi con la certezza di essere più che in partita, anche se concediamo il pareggio a fine primo tempo. Florenzi, conto aperto con noi, raccoglie il cross con il contropiede di Chukwuezxe, ristabilendo l’equilibrio.

Seconda metà – Altri due gol per noi e due per gli altri. Torniamo a Genova con un grande punto e la certezza di essere un osso duro per tutti. Torniamo sul ring con la voglia di incidere ancora mettendo in campo le nostre qualità. Eccomi qui. Stavolta è Vogliacco a produrre l’assist con uno splendido cross al centro, Ekuban sfonda e segna il quarto centro del torneo. Secondo gol in casa per la squadra seconda. Applicatevi agli spifferi di chiusura, pronti a ribaltare il fronte e guadagnare metri. Il Milan si fa avanti e noi lo respingiamo. Le braccia di Martinez come tentacoli per liberare l’area, sulla sinistra di Theo Hernandez si accuccia e blocca senza paure. La sceneggiatura è scritta. Ci opponiamo con tutte le forze per contrastare l’avanzata rossonera, abbiamo la forza di ripartire e di mettere la testa in campo. Si prodiga sullo scavetto oversize di Giroud e viene preso in corner. Soffriamo qualche uno contro uno, ma teniamo il passo e superiamo le difficoltà. Concediamo corner, concedendo il secondo pareggio con la deviazione di Gabbia conseguente allo sviluppo di un corner. La palla tocca terra scavalcando gli avversari di Martinez. Dodicesimo in campionato con questo metodo per il Diavolo. Dentro Haps e Strootman per Martin e Badelj. Andiamo sotto per la prima volta con un potente diagonale di Giroud, uno degli ultimi gol in Italia, che gela Martinez con un diagonale su battuta dalla fascia. Non stiamo dando corpo alle aggressioni. Cittadini e Papadopoulos subentrano a Vogliacco ed Ekuban. Si torna sul 3-3 grazie ad un’autogol di Thiaw, pressato da Retegui e innescato da una corsa di Thorsby. Che partita. I 4mila omaggio al Meazza sono il premio per il ritorno a casa. Domenica il Sassuolo per la penultima partita al Ferraris.

 
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