Pesaro, ora l’incubo è realtà. La Vuelle retrocede in Serie A2 – .

Pesaro, ora l’incubo è realtà. La Vuelle retrocede in Serie A2 – .
Pesaro, ora l’incubo è realtà. La Vuelle retrocede in Serie A2 – .

Umano

91

Prosciutto di Carpegna

79

UMANI: Spissu, Heidegger, Casarin 12, De Nicolao 5, Kabengele 10, Parks 17, Brooks ne, Simms 21, Wiltjer 11, Vanin ne, Tucker 10, Tessitori 5. All. Spahija.

CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO: McDuffie 21, Bluiett 19, Visconti 3, Wright-Foreman 20, Ford 2, Tambone 2, Stable-Terry 2, Cinciarini 2, Mazzola 2, Totè ne, Love 6. All.Sacchetti.

Arbitri: Giovannetti, Borgioni e Valleriani.

Note – Parziali: 27-20, 42-44, 77-55. Tiri liberi: Venezia 24/29, Pesaro 12/17. Tiri da 3 punti: Venezia 24/11, Pesaro 31/7. Rimbalzi: Venezia 39, Pesaro 28. Spettatori: 3.500.

Dopo un decennio vissuto pericolosamente, sull’orlo del precipizio, questa volta la Vuelle è volata giù. È passata una generazione dall’ultima volta: era il 1998 e l’astronave aveva aperto i battenti appena due stagioni fa, ormai troppo tardi per ospitare la squadra che aveva vinto gli scudetti e per la quale quel palas era stato pensato. Quello che accadde nel 2005 è un’altra storia, ma in campo il Pesaro non retrocedeva da quasi trent’anni. La tristezza, la rabbia, osiamo dire il dolore – anche se i dolori nella vita sono diversi – di una tifoseria che ha pochi eguali in Italia in fatto di passione, seguito e fedeltà al basket sono comprensibili.

A Venezia la Vuelle crolla in un terzo quarto terminato 35-11 dopo aver chiuso in vantaggio il primo tempo. È la fotografia esatta di ciò che è riuscito a fare questo gruppo plasmato in questi mesi da Meo Sacchetti: una difesa spesso inconsistente e un attacco basato in gran parte sul tiro da tre punti, tanto che quando le percentuali calano non ci sono grandi alternative a cui tenere duro. , visto che dopo l’infortunio di Totè non c’era più il pivot da servire. L’arrivo dell’amore era solo un palliativo.

Così, finché la mano di Wright-Foreman è rimasta incantata, Pesaro è rimasta a galla, rimontando dopo un primo quarto complicato (23-11 all’8′). Nella ripresa i biancorossi si esaltano in transizione e Bluiett trova qualche tiro per dare una mano al compagno. Con un break di 10-0 la Vuelle è in vantaggio (40-43) e torna fiduciosa negli spogliatoi. Ma al ritorno, la Reyer è uno tsunami e con i suoi califfi, Simms in testa, sferra coltellate sanguinose. Poi, dagli altri campi, arriva una notizia che accresce i rimpianti: Varese vince schiacciante a Pistoia (con Moretti a segno 30 punti), mentre Treviso tiene in pugno la salvezza contro un Tortona azzoppato (privo dei lunghi Kabengele e Severini).

“Arrivare a vincere a Venezia non è stato facile, nel secondo tempo siamo stati travolti dalla loro fisicità. Ma il fatto è che nelle ultime quattro partite siamo sempre stati inseguiti, non siamo mai riusciti a decidere il nostro destino” ammette l’allenatore. E quando ti metti nelle mani degli altri non sempre può andare bene. Dal 2013 a oggi, la Vuelle è arrivata penultima cinque volte e, nella stagione in cui ha vinto una sola partita, è stata ‘omaggiata’ dalla pandemia. Ha avuto abbastanza fortuna negli ultimi anni. E prima o poi il conto verrà pagato.

Elisabetta Ferri

 
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