Palermo, 6 maggio 2024 – Morti per avvelenamento. Ce ne sono cinque i lavoratori che hanno perso la vita mentre lavoravano al rete fognaria pubblicare su Casteldaccia, in provincia di Palermo, nei pressi di un’azienda vinicola. Un altro collega sarebbe in gravi condizioni: intubato è stato trasportato in eliambulanza al Policlinico di Palermo e ricoverato in terapia intensiva.
Da quanto emerso all’epoca il gruppo stava portando avanti una riparazione a uno pompa sommergibile per conto di Una cartinala società controllata dal Comune di Palermo, che gestisce il servizio idrico integrato nella Città metropolitana.
Secondo una prima ricostruzione i sei operai sarebbero rimasti intrappolato nelle fogne ed è morto a causa di fumi tossici. Sul posto, quando è scattato l’allarme, sono arrivate diverse ambulanze del 118 e squadre dei vigili del fuoco. Tre lavoratori furono estratti immediatamente. Non è bastato a salvare loro la vita.
I vigili del fuoco sul posto, a Casteldaccia (Ansa)
Il Presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani, ha espresso “profondo dolore” per la tragedia, comunicando “le più sincere condoglianze alle famiglie”. “Non si può più parlare di infortuni sul lavoro ma di una strage inaccettabile che richiede l’impegno per garantire maggiori condizioni di sicurezza ai lavoratori”, è il commento di Giorgio Mulèvicepresidente della Camera, deputato forzista, siciliano.
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