“Non solo predicare, ma praticare i valori della legalità, della trasparenza e della responsabilità” – .

di Gaia Serena Ferrara- Si apre oggi ufficialmente la presentazione dell’Appello sui territori rivolto ai candidati alle elezioni amministrative ed europee del 2024 indetto da Notice Publico e dall’associazione Libera. Un appello che era già stato lanciato a livello nazionale lo scorso 21 marzo, in occasione della Giornata nazionale in memoria delle vittime innocenti delle mafie, e che parte dalla Calabria e in particolare dalla Catanzaro.

E, in effetti, la scelta di partire dalla Calabria non è casuale, dovuto al momento storico che sta vivendo la Regione ma anche l’Italia intera. Un contesto globale di sfiducia, di crisi della democrazia, della geopolitica, che vede anche un aumento delle ingerenze illecite nei territori e nei fenomeni di corruzione e di cattiva gestione della cosa pubblica. Inoltre, alla vigilia di eventi elettorali fondamentali, come le elezioni europee e locali. In Calabria, infatti, quest’anno andranno alle elezioni amministrative circa 135 comuni, 4 dei quali hanno un numero di abitanti che supera i 15.000, basti pensare ai grandi comuni di Vibo o Gioia Tauro. Una situazione molto delicata quindi nella quale è necessario parlare quanto più possibile alle coscienze non solo dei candidati ma di tutti i cittadini.

“Ci troviamo vicini a un ciclo elettorale molto importante – ha supportato il coordinatore regionale Avviso Pubblico e vicesindaco di Polistena, Giuseppe Politanòin una Regione che, purtroppo, detiene il primato del maggior numero di comuni sciolti per infiltrazioni mafiose dal 1991 a oggi ma anche del maggior numero di amministratori nel mirino della criminalità organizzata”. Ed è proprio dalle principali criticità che affliggono la Calabria (quindi da una fotografia generale della politica calabrese) che prende le mosse l’iniziativa congiunta di Libera e Avviso pubblico: “Questa è la seconda presentazione nazionale che facciamo dell’Appello” ha spiegato il coordinatore nazionale Pierpaolo Romaniprecisando come il recupero della fiducia e della credibilità nella politica debba necessariamente passare attraverso la messa in pratica di comportamenti specifici.

Questa, quindi, la natura e il senso dell’iniziativa presentata oggi, ovvero quella di puntare su a impegno concreto che i candidati alle elezioni assumono firmando il ricorso, in modo tale che il divario tra “predicare e praticare” è sempre più colmato come spiega Politanò.

Un appello a non astenersi, ai cittadini e ai candidati per stimolare positivamente il senso di appartenenza della comunità: “Ad oggi sono più di 100 i candidati che hanno sottoscritto il proprio impegno e che, se eletti, avranno l’obbligo di mantenerlo e di attuarlo concretamente” continua Romani, sostenendo che è finito il tempo degli slogan e che oggi l’assunzione di responsabilità deve essere pratica, concreta e trasparente.

Abbiamo inserito alcune cose davvero realizzabiliLo ribadisce Romani e prosegue citando alcuni esempi.

“Se ti candidi devi rendere pubblica la provenienza dei soldi con cui finanzi la campagna elettorale e anche indicare dove li investi, o ancora, se sei eletto sindaco devi prevedere e finanziare un assessorato alla legalità e alla trasparenza, finanziando corsi di sensibilizzazione del pubblico”. Con riferimento al tema dell beni confiscati (particolarmente caldo in Calabria) Romani ha aggiunto: “I Comuni hanno l’obbligo di pubblicare l’elenco dei beni che, una volta rubati, dovranno poi essere riutilizzati”.

E ancora, a proposito di Elezioni europee ha dichiarato: “Vorremmo che il Parlamento Europeo si dotasse di una Commissione europea antimafia e anche di un codice di buona politica, penso ad esempio alla Carta dell’Avviso Pubblico che indica concretamente la principi di trasparenza e legalità a cui un buon amministratore deve fare riferimento nella sua vita quotidiana”.

Anche il sindaco Fioritapresenti all’evento odierno, hanno richiamato l’attenzione sui valori irrinunciabili che devono orientare l’azione politica senza i quali non c’è né politica né comunità: “L’impegno contro la criminalità organizzata non passa mai in secondo piano per la nostra Amministrazione, resta una priorità, ed è chiaro che sono profondamente orgoglioso che l’appello di oggi venga presentato a Catanzaro”.

Un nuovo modo di intendere la cosa pubblica e di conseguenza un nuovo modo di agire è ciò su cui si è concentrato anche il coordinatore regionale di Libera Giuseppe Borrello il quale, parlando del Comune di Tropea recentemente sciolto a causa della mafia, ha precisato l’importanza di questo strumento: “Non sempre la politica si dimostra all’altezza delle sfide e delle aspettative della comunità, e questo è evidente anche in quei casi in cui lo strumento di scioglimento viene apertamente messo in discussione e che, invece, è uno strumento che mantiene oggi tutta la sua autorevolezza. che mai”.

In definitiva, non è più sufficiente prendere posizione sui fenomeni di mala politica o di illegalità. È necessario un cambio di passo per orientare l’azione politica nell’interesse della comunità.

“Questo è ciò che vogliamo che faccia l’Appello – hanno concluso congiuntamente i coordinatori – lanciare un messaggio che si traduca in un impegno ad adottare quella visione antimafia che ogni giorno proclamiamo a parole, concretizzandola in un atto amministrativo che faccia davvero la differenza”.

 
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