Italia, meritatamente non promossa. Un altro fallimento globale – .

Italia, meritatamente non promossa. Un altro fallimento globale – .
Italia, meritatamente non promossa. Un altro fallimento globale – .

di Edgardo Pagetti

Meritatamente non promosso, questo è il titolo giusto per quanto dimostrato a Bolzano. Di analisi a posteriori, con se e ma, i box ne sono pieni, però in casa si doveva e si poteva fare di più, e il livello tecnico visto alla Sparkasse Arena ce lo ha permesso. Lo staff tecnico non è apparso all’altezza, tanta immobilità in panchina, sempre lo stesso sistema tattico, come dimostra la partita giocata contro il Giappone, iniziata e finita sempre allo stesso modo, vinta ai supplementari che però per gli Azzurri equivaleva ad una sconfitta, quasi sempre sulle stesse battute. Quindi voto 4 in panchina. Forse è il momento di rendersi conto che questo è il nostro livello, e allora o gli autoctoni fanno la differenza, oppure è meglio giocare con i nostri ragazzi, dargli visibilità e farli crescere ad alto livello, accettando di conseguenza il nostro status. Anche le scelte hanno lasciato l’amaro in bocca, Zanetti e Brunner dovevano far parte della Nazionale maggiore e in più avrebbero potuto convocare i ragazzi dell’Under 20, a parte De Luca e Purdeller, e portarli in quarta fila. Insomma, personalmente ritengo che sia giunto il momento di puntare sullo sviluppo e sulla crescita dei nostri ragazzi sia per la Nazionale maggiore che per l’intero movimento hockeystico italiano. Ovviamente anche per lo staff tecnico, credo che in Italia ci siano allenatori che non devono imparare nulla dagli altri. Adesso al lavoro, ma subito.

di Tony Puma

Il Mondiale di Prima Divisione del Gruppo A di Bolzano si è concluso per l’Italia con un altro terzo posto, dopo quello di Nottingham del 2023. Un’occasione mancata per risalire nella massima divisione che genera amarezza e delusione in tutti coloro che hanno a cuore le sorti della Nazionale. Azzurri, la rosa scelta dallo staff tecnico ha mostrato dei limiti e i numeri lo confermano.

La Nazionale italiana è al terzo posto per capacità realizzativa con il 9,80%, realizzata con 204 tiri, contro il 13,61% (169 tiri) del 2023.
Nella classifica powerplay, il clan di coach Mike Pelino occupa il primo posto con un ragguardevole 33,33% (nel 2023 era il 25%), ma i dati non devono trarre in inganno, perché 4 dei 7 gol sono stati segnati nei 5′ di superiorità concessi da gli arbitri all’inizio del terzo tempo contro la Corea del Sud in seguito al rigore di partita inflitto a Sangyeob Kim. Altrimenti la percentuale sarebbe stata decisamente più bassa e da sottolineare che contro squadre più forti come Ungheria e Slovenia in 11 powerplay a favore solo Phil Pietroniro è riuscito a bucare la gabbia avversaria, realizzando il momentaneo 1-1 contro gli ungheresi. Altro dato negativo, strettamente connesso a situazioni di superiorità, è il gol subito contro la Romania che ha negato lo shutout a Damian Clara e colloca l’Italia all’ultimo posto, assieme alla Corea del Sud, in fondo alla classifica degli “Shorhanded”. obiettivo”; I romeni, rivelazione del torneo, si sono però rivelati degli specialisti conquistando il primo posto con una doppietta.
La percentuale di parate si attesta al 91,23% (10 gol subiti, 104 stoppate su un totale di 114) e colloca Clara e Andreas Bernard al quarto posto (nel 2023 i portieri finivano in ultima posizione con una percentuale di parate di 85,84 (16 gol subiti , 97 colpi salvati su 113 colpi complessivi).
L’unica nota positiva arriva dai rigori: in 11 situazioni di inferiorità, le Speciali azzurre non hanno mai subito gol.
Come previsto, l’Italia è stata la squadra più seguita, grazie a 20.305 spettatori su 35.300 totali, pari a una media di 4.061 paganti a partita.

 
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