Bergamo in prima linea per un futuro sano e sostenibile – .

Bergamo in prima linea per un futuro sano e sostenibile – .
Bergamo in prima linea per un futuro sano e sostenibile – .

Bergamo. Ogni giorno migliaia di bergamaschi fanno affidamento sul mangiare fuori casa, tuttavia questa scelta, se avviene con frequenza, può avere conseguenze significative sulla loro salute e sull’ambiente circostante. Il Comune di Bergamo, in collaborazione con Ats Bergamo, ha promosso il progetto “Menu Verde – Amico del Clima”.

Questa iniziativa consiste nel promuovere un’alimentazione più sana ed ecosostenibile. Denise Nespoli, assessore delegato alle Politiche alimentari, spiega come questo progetto sia già stato avviato nella ristorazione scolastica del Comune di Bergamo, nel settembre 2022, con la collaborazione dell’assessore all’Istruzione Loredana Poli. Un giorno alla settimana viene proposto un menù verde a base vegetale per tutti gli alunni delle scuole comunali. Le famiglie hanno la possibilità di scegliere il menù per i propri figli e secondo i dati riportati da Denise Nespoli, il 15% dei genitori di studenti da 0 a 13 anni ha richiesto il menù verde cinque volte a settimana.

Visti i buoni riscontri, l’idea sarebbe quella di poter raggiungere anche gli adulti, motivo per cui nel 2024 sarà offerto anche nelle mense collettive del mondo sanitario Ats, Asst, Istituto Negri, Università di Bergamo, negli esercizi commerciali privati. ristorazione nella città di Bergamo. Nespoli dichiara: “Grazie all’Ufficio europeo di pianificazione, ad Ats e all’Assessorato al Commercio, lo abbiamo sviluppato come progetto pilota di Percorsi del Cibo, promuovendolo come divulgazione culturale ai cittadini grazie ai ristoranti della città. Considerando la riduzione dell’impatto sul clima che un piatto o un menù Green può avere, nonché sulla salute di adulti e bambini, l’ho proposto alle mense dell’Asst Bergamo, dell’Ats, e del mondo sanitario grazie a la collaborazione del Dott. Antonio Bonaldi che coordina il Tavolo della Salute per il Contratto Città Clima. Ci avvaliamo quindi della collaborazione dell’Ordine dei Medici Bergamo, Garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del Comune di Bergamo, e siamo riusciti a costruire una collaborazione con il consenso del mondo sanitario e scientifico della città. Personalmente la soddisfazione è stata quella di coniugare la sensibilità dei cittadini con un’azione concreta che possa migliorare la salute dei cittadini nonché la riduzione dei gas climalteranti nell’atmosfera. Per me è stata una conseguenza naturale dell’impegno sulle politiche alimentari che da dieci anni portiamo avanti con questa amministrazione”.

“Il cibo è una medicina. Aiutare le persone a mangiare bene è ciò che noi medici possiamo fare. – queste sono le parole di Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri – L’Istituto Mario Negri, attraverso l’Istituto Italiano per la Salute Planetaria, joint venture tra l’Istituto e l’Università Cattolica di Roma, è da tempo impegnato nella ricerca nel campo delle buone abitudini alimentari. Ciò con cui abbiamo a che fare è la nuova scienza del mangiar bene; tra i tanti progetti, uno è particolarmente dedicato ai miracoli annunciati dalle etichette alimentari nella pubblicità, soprattutto radiofonica e televisiva, per i cibi ipercalorici, ricchi di carboidrati, grassi animali e proteine. Attraverso i dati derivanti dagli studi vogliamo dare un contributo per un’alimentazione sana, di facile comprensione, ricca di verdure e sapori che rendano ogni piatto gradevole al gusto come e forse anche di più dei cibi che oggi vengono proposti soprattutto ai bambini . In questo senso, il progetto del Comune di Bergamo per promuovere l’adozione di comportamenti alimentari che tutelino la salute e allo stesso tempo incidano favorevolmente sul riscaldamento globale si inserisce nell’azione più importante che ogni cittadino può fare oggi per aiutare il benessere di tutti. essere, salvaguardare l’ambiente e tutelare le nuove generazioni”.

Il cuore del progetto è la volontà di offrire alternative più sane e sostenibili ai consumatori, promuovendo piatti a base vegetale, contrassegnati dal logo, realizzato in collaborazione con l’Istituto d’Arte “Andrea Fantoni” e gli studenti del corso di grafica del prof. D’Amico, “Menu Verde – Amico del Clima”. Queste contribuiscono anche a ridurre l’impatto ambientale del settore alimentare, spesso associato all’elevato consumo di carne e derivati ​​animali. Come riportato Antonio Bonaldicoordinatore del progetto: “Per produrre un chilogrammo di carne bovina, infatti, liberiamo nell’ambiente l’equivalente in CO2 di un’auto che percorre 700 chilometri, mentre per un chilo di mais i chilometri sono solo 10″.

Bonaldi sostiene che “questo progetto può avere effetti positivi per noi, per le generazioni future, per i dipendenti delle aziende sanitarie e infine, soprattutto, per i pazienti. L’Ordine dei Medici attribuisce particolare importanza ai principi del menù verde che propone di adottare anche nelle aziende sanitarie, sia per i dipendenti che per i pazienti. Una dieta più sostenibile, cioè ricca di cereali integrali, verdura e frutta e con meno proteine ​​di origine animale (carne rossa in particolare), riduce l’incidenza di obesità, diabete, malattie cardiovascolari e tumori, ma riduce anche le emissioni di gas serra. In altre parole, adottando una dieta più vegetariana miglioriamo la nostra salute e allo stesso tempo contribuiamo a contenere il riscaldamento globale”.

A sostegno della sua tesi c’è Guido Marinoni, presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Bergamo: “Tra i compiti stabiliti dal Codice di deontologia medica rientrano la prevenzione primaria e la tutela dell’ambiente, in particolare la prevenzione in ambito nutrizionale, spesso secondaria rispetto ad altre forme di prevenzione , ha un impatto significativo sulla salute. Il suo rafforzamento deve quindi essere alla base dell’alleanza tra medico e paziente, sia per le ricadute sulla salute dell’individuo che, in una prospettiva globale, per la tutela dell’ambiente che a sua volta produce risultati di salute per tutti. L’iniziativa Menu Verde rientra anche nel progetto promosso dall’Ordine «Servizi sanitari e transizione ecologica: un’alleanza tra istituzioni», che mira a ridurre le emissioni di CO2 generate dai servizi sanitari attraverso la collaborazione tra le istituzioni cittadine, la condivisione di idee e l’avvio di progetti di interesse comune.” Monica Corsini, Responsabile dei Servizi dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, ha riferito che l’azienda di ristorazione è disponibile ad accogliere questa iniziativa sia per i pazienti che per i dipendenti.

Denise Nespoli esprime la volontà di arrivare anche alle mense aziendali: “Faremo il prossimo passo con Confindustria, per portarlo anche nelle mense aziendali e aziendali. Bergamo con il “Menu Verde – Amica del Clima” è la prima città in Italia e in Europa che, sotto lo stesso slogan e logo in tutta la città, ha la possibilità di scegliere di essere più sostenibili anche a tavola, a casa a scuola alla mensa e al ristorante. Grazie alla collaborazione di tutte queste realtà del territorio che hanno capito il valore di questa proposta”.

Il vicedirettore Confesercenti, Cesare Rossi, sottolinea come questa proposta arricchisca l’offerta già presente: “Come Confesercenti vogliamo innanzitutto ringraziare tutti i professionisti del gruppo di lavoro, appartenenti a numerose istituzioni locali, per l’approfondimento, lo studio e la professionalità che hanno messo in posto in questi mesi, dal loro impegno è nata questa bella proposta, frutto anche della mediazione tra diverse sensibilità, che condividiamo con convinzione, su temi attuali e importanti come la sostenibilità ambientale ed economica, delle scelte che facciamo ogni giorno… anche in cucina! Green Menu è un piccolo passo nella giusta direzione; è una leva potente nelle mani dei cittadini; è una possibilità facile e gratuita data a tutti. Come associazione di categoria, però, ci teniamo anche a dire che Menù Green non è assolutamente da intendere come una proposta in contrasto con quella attuale dei nostri ristoratori, ma è piuttosto un completamento, un arricchimento, un potenziamento dell’offerta e soprattutto una sensibilità estesa ai cittadini clienti”.

Anche d’accordo Oscar Fusini, direttore di Confcommercio, che aggiunge: “Il progetto del Comune di Bergamo da un lato promuove l’adozione di abitudini alimentari attente alla salute delle persone e al maggior impatto ambientale, dall’altro può rappresentare un’opportunità per attrarre cittadini del luogo che aderiranno Voi. I temi della salute e dell’ambiente sono sempre più importanti nelle scelte dei clienti, soprattutto del Nord Europa che sono più attenti a queste tematiche. Inoltre, aggiungo che la maggior parte dei locali ha già in carta una proposta di questo tipo, e il marchio Menù Green valorizza l’offerta già presente di ognuno e sottolinea la capacità della nostra città di fare sistema”.

“Sarà ora fondamentale la sensibilità dei ristoratori affinché lo adottino, rinominando con questo logo e nome i propri menù vegetariani e vegani, con la speranza di tirarli fuori un po’ dalla nicchia della loro utenza. Il cibo vegetale di qualità può offrire l’opportunità di liberare la creatività astronomica, oltre a far rivivere ricette locali tradizionali che Bergamo vanta da secoli. La salute del cittadino può viaggiare con maggiore sostenibilità, e la cosa più bella è che a Bergamo potremo trovare il “Menu Verde” a scuola un giorno alla settimana, nella mensa scolastica come i genitori al ristorante, al bistrot , al bar, o nella mensa dell’ospedale.” Questi gli auguri di Denise Nespoli. Chi aderirà a questo progetto e seguirà le Linee Guida fornite, aggiungerà punti per poter concorrere ad un premio annuale per l’assegnazione del titolo di “Ristorante Menù Verde” da parte del Comune.

Bergamo, grazie alla collaborazione di tutti gli enti coinvolti, si distingue come prima città in Italia e in Europa ad offrire ai propri cittadini la possibilità di scegliere un’alimentazione più sana e sostenibile, sia a casa che fuori casa, promuovendo così uno stile di vita a beneficio delle generazioni presenti e future.

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