«Il nostro Jackson emoziona». Il batterista senigalliese Sabbatini a “Human nature live” venerdì ad Ancona – .

«Il nostro Jackson emoziona». Il batterista senigalliese Sabbatini a “Human nature live” venerdì ad Ancona – .
«Il nostro Jackson emoziona». Il batterista senigalliese Sabbatini a “Human nature live” venerdì ad Ancona – .

Da Senigallia al mondo con lo spettacolo “Human nature live” dedicato alla figura di Michael Jackson. Il batterista senigalliese Alessandro Sabbatini sarà con tutta la compagnia venerdì 10 maggio, alle 21, al Teatro delle Muse di Ancona, per lo spettacolo che sarà emozionante.

Alessandro Sabbatini, quali soddisfazioni, anche dall’estero, arrivano da questo tour?

«Ci ​​sta dando soddisfazioni, sia in Italia che all’estero. Quasi sempre facciamo il tutto esaurito e se restano pochissimi biglietti. C’è addirittura gente che, dopo lo spettacolo, ci dice che gli piacerebbe rivederlo e capita che si rechino in altre città per vederlo”.

Ti aspettavi un successo “mondiale” quando l’hai creato?

«No, a dire il vero non me lo aspettavo nemmeno un anno fa, quando abbiamo realizzato la nuova versione. Ci credevo molto, sì, ma non pensavo che “esplodesse” in questo modo. Siamo stati, all’estero, nei luoghi dove vanno i big della musica, come in Serbia, a Belgrado, per dire: abbiamo portato le emozioni di Michael Jackson sul palco del teatro dove a novembre andrà in scena anche Laura Pausini .”

Perché pensi che ti piaccia così tanto?

«Ora abbiamo una produzione di livello mondiale, che ha portato un grande know-how, di quelli che suscitano curiosità nelle persone. Oggi il nostro spettacolo è considerato la più grande produzione su Jackson”.

Hai collaborato con gli ex colleghi di Jackson, cosa ti hanno dato? E chi più?

«Jonathan Moffet, il batterista di Michael, è stato una sorta di ispirazione. Il contributo maggiore, dal punto di vista tecnico, è arrivato da Greg Phillinganes, l’ex tastierista, che ci ha aiutato a ricreare i suoni. Poi c’è anche l’ex coreografo, LaVelle Smith junior, che presto si unirà al gruppo. Qualche settimana fa LaVelle mi ha chiamato e mi ha detto che aveva ricevuto alcuni nostri video dalla Cina e chi glieli aveva mandati gli chiedeva se sapevano chi fossero: ci avrebbero voluti anche lì. Riceviamo richieste anche da Australia, Nuova Zelanda, sempre più internazionali”.

Senti la passione per Jackson, ma Sabbatini lo ha mai incontrato?

«Purtroppo no, purtroppo non ci sono mai riuscito. Era il mio sogno più grande e nel settembre del 2009 sono andato negli Stati Uniti anche per quello. Ma se n’è andato prima.”

Ma Jackson è con te durante lo spettacolo?

«Il suo spirito è lì, lo senti, lo vedi anche nelle persone che, durante lo spettacolo, si commuovono e piangono».

Miguel Concha sembra perfetto nel ruolo…

«Quando il rapporto con il nostro vecchio frontman si è interrotto abbiamo dovuto trovare un altro professionista, abbiamo cercato ed è stato il migliore. Ci sono altri frontman, anche loro sosia di Jackson, ma per noi Concha è stata la migliore combinazione di canto e ballo.”

Quanto tempo mancherà Jackson oggi?

«Tantissimo, ma ciò che più mancava era uno spettacolo che ricreasse la musica al suo livello. Michael Jackson è presente alla radio, i giornali ne parlano, ma non c’era spettacolo che emozionasse ancora. E se l’80% dei commenti sono positivi vuol dire che lo spettacolo emoziona davvero”.

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Corriere Adriatico

 
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