“Questa richiesta di intervento del Prefetto della Polizia Penitenziaria di Terni è motivata da una serie di problemi e criticità riscontrabili all’interno dell’ordinamento penitenziario in questione”.
La richiesta di intervento del prefetto Giovanni Bruno è di Roberto Esposito, segretario della SARAP, Unione autonoma per il ruolo degli ufficiali penitenziari.
“Innanzitutto vi è un grave sovraffollamento, con una popolazione detenuta che supera di gran lunga la capacità della struttura – si legge nella nota del sindacato – Inoltre sono frequenti gli episodi di violenza all’interno del carcere, l’ultimo il 4 maggio scorso quando un carcere agente è stato brutalmente aggredito da un detenuto, sono frequenti anche fenomeni di sopraffazione tra gli stessi detenuti.
Non ultimo, l’insufficiente presenza di personale di Polizia Penitenziaria appare inadeguata a garantire l’incolumità e la salute dei detenuti, nonché a prevenire e contrastare eventi critici quali fughe e proteste.
E’ quindi necessario un intervento urgente del Prefetto per affrontare questi gravi problemi che mettono a rischio la stabilità e l’efficacia del sistema penitenziario ternano.
L’intervento richiesto – aggiunge SARAP – ha l’obiettivo di garantire un ambiente sicuro per il personale carcerario e i detenuti, oltre a contrastare il deterioramento della disciplina all’interno del carcere.
Si auspica che la richiesta venga presa in considerazione e che vengano adottate misure concrete con l’apertura di un tavolo di confronto per affrontare le problematiche descritte nel presente documento.
Quanto sopra descritto non è più sostenibile da parte di quel personale che ogni giorno combatte in prima linea, portandolo allo stremo delle forze per la scarsa capacità gestionale da parte dei vertici del carcere di Terni, come da noi hanno già evidenziato in altre occasioni”.
