Sei giovanissimi in viaggio da Milano a Cuneo per rubare nei negozi della città – Targatocn.it – .

Sei giovanissimi in viaggio da Milano a Cuneo per rubare nei negozi della città – Targatocn.it – .
Sei giovanissimi in viaggio da Milano a Cuneo per rubare nei negozi della città – Targatocn.it – .

Erano sei, sudamericani, tutti molto giovani, probabilmente qualche minorenne: tre ragazzi e tre ragazze, completamente vestiti, con i vestiti allacciati.

Arrivato da Milano per rubare, magari in treno. Quattro di loro, divisi in due coppie, fingendo di non conoscersi, sono entrati nel negozio di abbigliamento Don Chisciotte di Cuneo, in corso Nizza. Erano circa le 11 dello scorso venerdì 3 maggio. Una delle coppie ha chiesto di provare diverse cose. La commessa, da sola, era impegnata a servirli, mentre l’altra, girovagando tra gli scaffali, infilava nella borsa magliette e felpe, per un totale di 400 euro di merce.

Poi, usciti di lì senza comprare nulla, si sono recati al negozio North Face, sempre in corso Nizza. Stessa dinamica: una coppia chiede di provare le scarpe, un’altra ruba. Ecco due magliette, per un valore di circa 80 euro di merce.

Marco Comba, titolare di Don Chisciotte, torna in negozio; capisce, dal racconto della sorella, che aveva servito i ragazzi, che è successo qualcosa. Guarda le immagini dalla telecamera all’interno del negozio e vede il furto. Fotografa i volti dei ragazzi e li inserisce nella chat “Traders Safety”. Immediatamente tutti vengono avvisati.

Hanno tentato di entrare in altri negozi, anche in via Roma, ma senza successo.

Il giorno dopo, senza alcun timore, una delle coppie torna in Corso Nizza, questa volta diretta al negozio Napapijri. I due ragazzi non sanno però che tutti i commercianti hanno visto i loro volti. Marco Comba e Alex di North Face li vedono passare, escono e li inseguono lungo Corso Brunet, finché non li bloccano.

Il ragazzo, più forte e agile, si divincola e scappa. Resta solo la ragazza, forse nemmeno maggiorenne. Dice di non avere documenti né soldi. L’iPhone che porta con sé appartiene a sua madre.

Nel frattempo arriva la polizia e la porta in questura. Questa mattina verrà sporta denuncia.

“Questa chat funziona molto bene, riusciamo ad allertarci in brevissimo tempo. Il problema è che adesso si lavora così, con scissioni e furti. Non so se recupereremo la merce, che alla fine è l’unica cosa che conta, visto che la ragazza sarà già libera e chissà dove saranno adesso gli altri”commenta Marco Comba.

“Siamo un po’ preoccupati, perché a fine anno Filippo Parlagreco, il poliziotto locale, andrà in pensione – commenta Alessio. Conosce tutti, è sempre disponibile. Ha un’esperienza incredibile. Qualche anno fa, dopo un furto in un negozio vicino, ritornò con il direttore, che gli restituì la merce scusandosi. Sarà difficile sostituirlo”..

 
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