“Dalla burocrazia all’innovazione, ecco le nostre richieste ai candidati toscani” – .

“Dalla burocrazia all’innovazione, ecco le nostre richieste ai candidati toscani” – .
“Dalla burocrazia all’innovazione, ecco le nostre richieste ai candidati toscani” – .

“L’agricoltura toscana si trova ad affrontare sfide complesse, aggravate dalla crisi dovuta alla guerra in Ucraina, alla guerra in Medio Oriente, all’inflazione, ai prezzi elevati delle materie prime e alla difficoltà di reperire manodopera. Vogliamo confrontarci con i candidati toscani al Parlamento europeo perché gran parte dei fondi per l’agricoltura passano attraverso l’Europa, ed è da qui che si può invertire la rotta”.

Lo pronuncia il ricorso Marco Neri, presidente di Confagricoltura Toscana, che sta contattando in questi giorni tutti i candidati toscani alle elezioni europee dell’8 e 9 giugno per invitarli ad un confronto sui temi cari agli agricoltori.

“Dobbiamo garantire un futuro alla nostra agricoltura – continua Neri – e oggi questo sembra sempre più difficile”.

Le cinque priorità individuate da Confagricoltura sono

1. Riforma della politica agricola comune: È necessario semplificare la burocrazia, negli ultimi anni il suo budget è diminuito e gli obblighi ambientali sono aumentati. È necessario il ripristino dei trasferimenti diretti per le colture agricole strategiche e un maggiore accesso al credito.

2. Revisione del Green Deal: Le attuali proposte non riescono a bilanciare la sostenibilità ambientale ed economica. Abbiamo bisogno di una revisione delle normative pendenti, come quelle sul ripristino della natura e sulle emissioni industriali, che possono avere un impatto negativo sul settore agricolo.

3. Affrontare le sfide macroeconomiche: l’aumento dei costi di produzione e l’aumento dei tassi di interesse mettono a rischio la sostenibilità delle imprese agricole. Sono necessarie misure concrete per mitigare questi effetti negativi e il nuovo Patto di stabilità e crescita deve considerare l’importanza degli investimenti nel settore agricolo per garantire la sicurezza alimentare.

4. Promuovere l’innovazione tecnologica: L’agricoltura è in prima linea nella lotta contro il cambiamento climatico. Abbiamo bisogno di un maggiore sostegno alla ricerca e all’innovazione, compreso il riconoscimento delle tecniche di evoluzione assistita, che possono contribuire alla sostenibilità del settore.

5. ⁠Affrontare le contraddizioni del futuro dell’Unione Europeache si trova ad affrontare la doppia transizione energetica e digitale, ma anche un grave declino economico e una demografia stagnante”.

“Il cambiamento deve partire dall’Europa – conclude Neri – Abbiamo bisogno di politiche che promuovano l’innovazione e la competitività dell’agricoltura europea a lungo termine. Gli agricoltori vanno ascoltati, altrimenti continueremo ad attuare misure inadeguate e controproducenti”.

 
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