FESTIVAL, “POLIS” A RAVENNA, PAESAGGI DEL CORPO A VELLETRI E “CANGO” A FIRENZE – .

7 maggio 2024

RAVENNA _Da Protocollo di Rimini ai Poveri Comuni Mortalicinque giorni in compagnia del Festival PolisTeatro. La rassegna diretta da Davide Sacco e Agata Tomsic di Eros AntEros, alla sua settima edizione, dedica un focus sul teatro contemporaneo di lingua tedesca. L’esordio è stato il prologo del 24 aprile al Teatro Alighieri di ravennate con la messa in scena di “Santa Giovanna dei Macelli” di Bertolt Brecht diretto da Sacco e Tomsic stessi con le musiche originali dal vivo dalla band di culto slovena Laibachpresentato in collaborazione con la Stagione dei Teatri e prodotto da Emilia Romagna Teatro ERT/Teatro Nazionale, Slovensko Mladinsko Gledališče in collaborazione con Cankarjev Dom, TNL -Théâtre National du Luxembourg, Teatro Stabile di Bolzano. Si entra adesso nel vivo del festival (nelle giornate dal 7 al 12 maggio) negli spazi del Teatro Rasi, Teatro Socjale e Artificerie Almagià che ospiteranno venticinque eventi tra cui prime nazionali e coproduzioni di lavori di artisti di spicco della scena europea. E’ “un angelo che fissa la propria città dal cielo. Un altro angelo che con gli occhi spalancati, la bocca aperta, le ali distese, vede una sola catastrofe che accumula senza tregua rovine su rovine”, il disegno di Gianluca Costantini fotografano la settima edizione di “Poli” omaggiano il film di Wenders due anni prima del crollo del Muro e “trovò nel cielo di Berlino l’unico elemento che riuniva due popoli diversi che parlavano la stessa lingua. Ma anche l’Angelo della storia di Walter Beniamino che dal quadro di Paolo Klee osserva la catastrofe impigliato nella tempesta del progresso, così la direzione artistica sul German focus al centro della nuova edizione del festival.”

Una scena dalla produzione di ErosAntEros, “Santa Giovanna dei Macelli” di Bertolt Brecht prologo al festival internazionale “Polis” diretto da Davide Sacco e Agata Tomsic

C’è grande attesa per il gruppo berlinese Protocollo di Rimini, che ha ridisegnato appositamente per il festival “Le passeggiate”, performance itinerante che utilizza lo spazio pubblico come quinta teatrale (9-12 maggio); l’artista svizzero Mats Staub con “Morte e nascita nella mia vita” affronta invece i temi universali della nascita e della morte attraverso testimonianze individuali, creando un luogo intimo dove vivere un’esperienza comune (9-12 maggio); l’azienda italo-tedesca Barletti/Waas è presente con lo spettacolo storico “Autodiffamazione” del Premio Nobel austriaco Peter Handke (10 maggio).

Tra i primi nazionali da citare c’è quello del collettivo femminista con sede a Berlino, lei lei pop con “Posseduto – Un monologo collettivo” che rinnova il concetto di “teatro senza pubblico” attraverso un monologo polifonico in cui la comunità dice la sua (11 maggio). Alla fine dello spettacolo il critico Gianni Manzella incontrare gli artisti.

Un’altra primata nazionale: è “Sulla difficoltà di dire la verità” Di Eros AntErostratto dal saggio politico-letterario di Brecht “Cinque difficoltà per chi scrive la verità”, innesca la ricerca sonoro-vocale della compagnia con le immagini della realtà del fotografo Michele Lapini (8-10-11 e 12 maggio). Lo spettacolo viene presentato anche nei matinée come progetto speciale per le scuole secondarie ravennatenella formula già sperimentata con successo nel 2023 (8 maggio).

“Possestoto-A Collective Monologue” è lo spettacolo in programma al festival Polis del collettivo femminista She She Pop in scena a Ravenna (Foto Benjamin Krieg)

Non mancano ospitalità e residenze per giovani artisti. Debutti “Millenovecento/89” de Le cerbottaneduo femminile, che la domenica a pranzo presso Teatro Sociale Di Piangipaneracconta la caduta di muro di Berlino e la fine di PCI mescolare i ricordi familiari con quelli storici (12 maggio); Caterina Marinoselezionati attraverso la rete nazionale per sostenere la creatività emergente In scatolacon “Ancora vivo” delle giovani generazioni (9 maggio); i due spettacoli scelti dal pubblico ravennate attraverso il progetto nazionale L’L’Italia dei Visionari invece sono: “Sii Donna” Di Antonella Salvatore/Istituto Europeo di Teatro e – in prima nazionale – “Due Schiaccianoci” della compagnia Poveri mortali comuni (7 maggio), a seguire incontro con gli artisti e Visionari. A corollario della parte spettacolare, Festival Polis ha organizzato incontri e convegni con artisti e studiosi.

A Firenze la prima parte finisce “Possono andare” (la seconda si terrà in autunno) con un evento davvero speciale. Venerdì 10 maggio a Cantieri Goldonetta sulla strada Santa Maria 25 va in scena “Tirannia del presente” (20:00). Dopo quarant’anni il leggendario si riunisce sul palco Gruppo O con Katie Duck, Alessandro Certini, Charlotte Zerbey E Virgilio Sieni.

Katie Anatranato a California nel 1951, è una pioniera dell’improvvisazione di fama mondiale. Ballerina, coreografa, insegnante, basa la sua ricerca sulla contaminazione dei linguaggi e sull’improvvisazione come strumento compositivo dal vivo per performance che uniscono danza, musica e parole. Nella sua lunga carriera ha collaborato con artisti di diverse forme d’arte, con uno sguardo sempre aperto e multidisciplinare. Nel 1976 lasciò gli Stati Uniti e si trasferì ad Amsterdam, lavorando in produzioni girate in tutta Europa. Nel 1979 arriva in Italia e fonda Gruppo-O.

Firenze, il mitico Gruppo O della danza contemporanea torna a Cango dopo 40 anni il 10 maggio con Katie Duck, Alessandro Certini, Carlotte Zerbey e Virgilio Sieni in “Tyranny of the Present”

Paesaggi del Corpo Festival di danza contemporaneaquinta edizione al via l’11 e 12 maggio alle Teatro Artemisio Gian Maria Volontè di Velletri nella provincia di Roma. L’11 alle 21 si apre con “Danze Americane – Variazioni e Sperimentazioni” Di Fabrizio Favale, coreografo-poeta capace di dare al gesto dinamico una voce filosofica e interiore. Il lavoro sceglie di focalizzare l’attenzione sulle tecniche (non sulle coreografie) ideate e sviluppate in particolare da Merce Cunningham, José Limón e Trisha Browne vuole raccogliere e mettere in discussione le eredità di tali pratiche.

A seguire l’azienda tedesca Tanz Harz con “Estratto di Elettra,” diretto da Tarek Assam. In questa coreografia l’antica tragedia greca rivive in immagini di danza, attraverso le scene di un paesaggio che si snoda tra antico e moderno, l’infelice eroina Elettra viene trascinata in una spirale di violenza e dolore. Dai campi di battaglia al palazzo, l’opera è supportata dalla musica arcaica di Patrick Schimanskimentre i corpi in movimento reinterpretano l’antico mito, in cui la figlia matricida e vendicatrice del padre, nella manifestazione del suo conflitto psicologico, arriva a vestire il duplice ruolo di carnefice e vittima.

Il giorno successivo, 12 maggio, si apre alle 18,30 con “I vecchiacci – Omaggio a Fellini” a cura di Danza di Artemideun gruppo fondato negli anni ’90 Francia dal regista e coreografo Monica Casadei, caratterizzato dalla contaminazione di territori artistici diversi. Una mise en scène ispirata all’universo Felliniano che rievoca e reinventa sulle note di Nino Rota alcuni luoghi dell’immaginario del celebre cineasta.

Una scena dalla coreografia “Elektra Excerpt” dei tedeschi Tanò Harz ospiti il ​​12 maggio al festival di danza Paesaggi del Corpo di Velletri

Si conclude il primo fine settimana della manifestazione BorderlineDanzache presenterà una nuova interpretazione della tragedia shakespeariana “Romeo e Giulietta”in una coproduzione tra Paesaggi del corpo e la compagnia di Claudio Malangone. I ballerini campani portano il noto dramma d’amore ai giorni nostri.

Prossimi appuntamenti il ​​18 e 19 maggio con Kinesis Cdc in “Tromba”, ILl Balletto Teatro Torino in “Sista”, Dance Hauspiù con “Bromantica”, Camilla Perugini e Antonio Taurino in “Benvenut”, altri appuntamenti il ​​24, 25 e 26 maggio. Si continua fino al 6 luglio.

Nello Spazio Rossellini Di Roma Venerdì 10 maggio per il programma di “Vertigine”, la stagione di danza creata da Centro Nazionale di Produzione della Danza Orbita-Incantato a cura di Valentina Marini – presenta per la prima volta “Impostore” la nuova creazione di Tommaso NessunoCoreografo e ballerino londinese di nascita e spagnolo d’adozione, che da oltre 20 anni segna la danza contemporanea con il suo stile gestuale e corporeo davvero unico.

Ispirato da una storia di Edgar Allan Poe del 1932 dal titolo “Le Duc de l’Omelette”, “L’impostore” è un dialogo interiore, una conversazione con il proprio alter ego, immaginario o, apparentemente, reale. Si tratta di “un autoesame, volto a comprendere quello che consideriamo il nostro demone interiore, chi è questo alter ego con cui parliamo, e come questo colora la percezione del nostro ego”.

Il coreografo londinese Thomas Noone (ma spagnolo d’adozione) nello spettacolo “Impostor”, il 10 maggio allo Spazio Rossellini di Roma ospite della stagione Orbita Spellbound

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Bertolt Brecht, Edgar Allan Poe, Federico Fellini, Jose Limon, Katie Duck, laibach, Paul Klee, polis, ravenna, virgilio sieni, Walter Benjamin

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