“Non potevamo immaginarlo” – .

“Non potevamo immaginarlo” – .
“Non potevamo immaginarlo” – .

Reggio Emilia, 8 maggio 2024 – Sindaco Luca Vecchi, l’arresto dell’amministratore delegato di Iren, Paolo Emilio Signorini è un vero terremoto.

“Stiamo parlando – ed è giusto sottolinearlo in premessa – di fatti estranei a Iren. E siamo di fronte ad ipotesi di reato nel rispetto della presunzione di innocenza. Detto questo, ho appreso questa mattina (ieri, ndr) la notizia delle misure cautelari e la società multiutility ha prontamente adottato il dispositivo, coerente e conseguente per un fatto del genere, di redistribuzione delle proprie deleghe”.

A sinistra Luca Vecchi e a destra Paolo Emilio Signorini

Lui si dimetterà e voi cercherete un nuovo amministratore delegato?

“Ora è in prigione e ovviamente non abbiamo modo di parlarci. Sono stati ridistribuiti i poteri in un Consiglio di amministrazione convocato in via straordinaria oggi (ieri, ndr) alle 13, ma tecnicamente è pur sempre un manager Iren. Lo seguiremo attentamente. evoluzione giudiziaria e valuteremo nei prossimi giorni se farà un passo indietro o se sarà necessario adottare misure coerenti da parte nostra. Ritengo che ciò che si poteva e si doveva fare in questo momento per garantire la piena operatività aziendale anche in risposta alla Consob. , al mercato e ai regolamenti delle società quotate”.

Si dice che sia stato il sindaco di Genova, Marco Bucci, a proporre il nome Signorini.

“Questo è vero, ma è un segreto di Pulcinella. Signorini era a capo del porto di Genova. C’è un patto parasociale molto chiaro, scritto nero su bianco, che prevede che l’amministratore delegato proponga il Genoa come maggiore azionista. Torino lo propone presidente e Reggio Emilia è vicepresidente. Devo però dire che le decisioni sono sempre state prese all’unanimità, altrimenti si sarebbe rotto il patto sociale, infatti, quando abbiamo scelto l’ex amministratore delegato Gianni Vittorio Armani, sono stato io a spingere per lui perché lo avevo apprezzato quando era lavorava all’Anas”.

C’è chi punta il dito contro Signorini, dicendo che nel suo curriculum mancava esperienza in campo energetico.

«Tecnicamente non aveva lavorato nel settore, ma a livello manageriale aveva le caratteristiche giuste: prima del porto di Genova veniva da Bankitalia e dal Ministero delle Infrastrutture. Ma considerando il suo curriculum bisogna essere chiari: nessuno di noi – e sfido chiunque a dirlo – aveva gli strumenti o avrebbe potuto immaginare lo scenario descritto nell’atto di accusa”.

Chiariamo anche questo: come si recluta un amministratore delegato per una delle aziende energetiche più importanti in Italia?

“Faccio chiarezza spiegando la genesi di come siamo arrivati ​​a Signorini. Ci siamo ritrovati a sostituire Armani che all’improvviso si è dimesso per andare all’Enel. Anche allora abbiamo temporaneamente ridistribuito le delegazioni. Poi, come sempre fatto, ci siamo affidati a un’autorevole società di caccia di teste, per individuare i giusti profili manageriali, tenendo conto anche della limitazione dei compensi che in Iren è inferiore rispetto ai concorrenti Hera, A2A e Acea per esempio. Tutti i sindaci fanno i colloqui con i candidati, poi è il sindaco di Genova a proporre la soluzione più adatta”.

 
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