Grottaminarda, nuova tappa in provincia di Avellino per Nicola D’Ambrosio – .

Ci sono anche e soprattutto i CD. “aree interne” al centro della campagna elettorale di Nicola D’Ambrosio, il giovane candidato di Fratelli d’Italia alle europee del prossimo 8-9 giugno per la circoscrizione Sud: i territori più periferici incontrano spesso difficoltà a vedere la propria istanze sui tavoli decisionali della politica nazionale ed europea. D’Ambrosio – 33 anni, nato a Bonito in provincia di Avellino, piccolo comune da cui, anche simbolicamente, ha voluto lanciare la sua campagna elettorale – sostiene così la necessità di “cambiare paradigma”. Un focus che il giovane candidato di FdI (alle spalle una ‘carriera’ da rappresentante studentesco al D’Annunzio di Chieti, poi al CNSU con Azione Universitaria, di cui è tuttora Presidente nazionale) ha sottolineato anche nella serata di martedì 7 maggio, partecipando , a Grottaminarda, nel doppio evento organizzato dal club cittadino di Fratelli d’Italia: prima l’inaugurazione di un comitato elettorale, poi un comizio elettorale davanti a tanti cittadini, sostenuto dai rappresentanti territoriali del partito, il coordinatore locale Gennaro Blasi, il consigliere comunale Mauro Piccolo, e l’eurodeputato uscente e candidato di Fratelli d’Italia alle europee, Denis Nesci.

«C’è purtroppo uno scollamento tra la politica dei grandi, delle province e dei piccoli comuni delle aree interne come il nostro», ha sottolineato D’Ambrosio nel suo intervento, «con i cittadini che non si sentono rappresentati dalle istituzioni perché percepiscono loro quanto distanti. A tutti i livelli. Figuriamoci rispetto all’Unione Europea. Ecco, stiamo visitando queste province, come quella di Avellino da cui abbiamo voluto iniziare la mia campagna elettorale con diversi incontri, per toccare con mano i loro bisogni più veri”. Lo pretende D’Ambrosio, riprendendo lo slogan della sua campagna elettorale, «ricordando ai giovani come me che è possibile riaccendere la speranza e puntare al riscatto della propria terra, mettendo da parte i tanti luoghi comuni che spesso denigrano noi e i nostri località, mentre aspiriamo solo a costruirci un futuro, preferibilmente senza dover fuggire altrove”. Poi ricorda: «c’è finalmente la possibilità di esprimere a Bruxelles un rappresentante di questa terra, portando l’Italia una volta per tutte in Europa da protagonista, che sappia opporsi con ancora più forza ad alcune delle folli politiche che le nostre aziende e i nostri gli agricoltori hanno dovuto soffrire negli ultimi anni!

 
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