PERUGIA E VAL NESTORE, POLEMICA SUL METROBUS: L’IDEA È BUONA, MA IL MEZZO PREVISTO RISCHIA DI BLOCCARE LA PIEVAIOLA

PERUGIA E VAL NESTORE, POLEMICA SUL METROBUS: L’IDEA È BUONA, MA IL MEZZO PREVISTO RISCHIA DI BLOCCARE LA PIEVAIOLA
PERUGIA E VAL NESTORE, POLEMICA SUL METROBUS: L’IDEA È BUONA, MA IL MEZZO PREVISTO RISCHIA DI BLOCCARE LA PIEVAIOLA

PANICALE – Lo chiamano BRT, abbreviazione di Bus Rapid Transit. Si tratta di un nuovo sistema di trasporto pubblico collettivo che dovrebbe collegare il centro di Perugia e l’ospedale Santa Maria della Misericordia (ex Silvestrini) con alcune frazioni, arrivando fino a Castel del Piano percorrendo una corsia preferenziale dedicata e appositamente creata. Una specie di tramvia come quella di Firenze e di altre città, ma senza rotaie. In ogni caso elettrico e quindi “green”. Una ventina di fermate e tempi di percorrenza brevi. E da Castel del Piano la BRT dovrebbe poi proseguire fino a Tavernelle, utilizzando in questo tratto la SR Pievaiola. Nelle intenzioni, un’ottima cosa da vedere in una tradizione di mobilità alternativa che ha visto la città di Perugia capofila, prima con le scale mobili del centro storico, poi con il Minimetrò.

Solo che… i cittadini dei quartieri dove dovrà passare la BRT l’hanno già ribattezzata Hoax Rapid Transit. E molti sono sul sentiero di guerra. Soprattutto per le caratteristiche e le dimensioni del mezzo che sarebbe stato utilizzato: una “serpentina” lunga 18 metri e capace di trasportare 130 passeggeri.

Nel progetto originario Castel del Piano doveva essere la stazione di partenza, alla quale sarebbero seguite ventidue stazioni, con un capolinea finale: la stazione ferroviaria di Fontivegge. Un lungo percorso stradale in parte riprogettato e in parte sfruttando strade già esistenti come tratti della Pievaiola. Ma poiché le caratteristiche del nuovo mezzo di trasporto sono ormai note a tutti, si è sollevata una forte protesta tra le popolazioni di quella zona a ovest di Perugia. “Devastante per il quartiere” dicono ad esempio i residenti di via Chiusi a Ponte della Pietra, ma questo giudizio molto negativo è condiviso da tutti gli abitanti delle altre frazioni a cominciare da quelli di Castel del Piano: “Un veicolo di quelle dimensioni ha delle costi di gestione insostenibili – è convinzione di tutti – creerebbero un forte impatto su tutto il traffico, fino a paralizzarlo”.

C’è poi tutta la questione dell’adeguamento stradale, cioè della costruzione di interi nuovi tratti di strada su cui dovrebbe correre solo questo “bisonte” elettromeccanico. Per realizzare questi nuovi tratti stradali bisognerebbe abbattere centinaia di impianti (si parla di 600) e poi tanto cemento e asfalto.

A seguito di ciò i cittadini chiedono da tempo un incontro con il Sindaco. E il sindaco ha ricevuto alcuni residenti qualche giorno fa “prendendo atto delle problematiche legate all’abbattimento degli alberi e non solo”; una possibile soluzione proposta dal Comune è quella di allargare la carreggiata inglobando gli alberi nei marciapiedi, ma questo non è fattibile per tutte le piante: “La loro sostituzione o la piantumazione di nuovi alberi in altri punti – scrivono i residenti – non rappresenta una soluzione”.

“Cerchiamo di essere chiari – precisa un cittadino di Castel del Piano – l’idea stessa della navetta è buona, è questo progetto che ha un tale impatto sotto molti aspetti che contestiamo”.

Ma la questione BRT, il malessere sociale che si trascina dietro sempre più diffuso e rumoroso, è con ogni probabilità destinata a diffondersi ad altri territori come se fosse un virus contagioso. Sì, perché nei mesi scorsi è stata approvata una variante al progetto per portare, come dicevamo, il gigantesco bus elettrico a Tavernelle.

Si tratta di una richiesta giustamente sostenuta da tempo dai due sindaci di Panicale e Piegaro. Insomma, la prima stazione sarebbe arretrata a Tavernelle, da qui partirebbe il metrobus che farebbe un’unica fermata fino a Castel del Piano. Via Pievaiola.

Ma anche i cittadini della Val Nestore cominciano a temere che le dimensioni di questo nuovo imponente mezzo di trasporto possano rallentare tutto il traffico privato che scorre sulla Pievaiola, che, nonostante i numerosi lavori di ristrutturazione (alcuni ancora da ultimare), certo non riuscire a distinguerlo, sopportare gli ingombranti mezzi di trasporto in entrambe le direzioni, che pare abbiano una frequenza di un autobus ogni ora. È proprio su questo non trascurabile dettaglio che già si manifesta l’ironia popolare. In particolare l’ex consigliere comunale di Panicale Davide Stamponi lo sintetizza così: “Immaginate se un giorno qualcuno pensasse di organizzare un servizio di trasporto pubblico che colleghi Tavernelle con Perugia, attraverso UNA CORSA OGNI ORA, (ripeto, UNA CORSA OGNI ORA) di AUTOBUS ARTICOLATI SPECIALI da 130 posti e lunghi 18 METRI. Immaginate quanta gente in Piazza Amendola, ogni ora, farà a gara per salire sul BUS A TRANSITO RAPIDO per andare a Perugia. Ebbene, non ci crederete, ma questa PROFACE è riportata anche a pag. 10 della Relazione di Fine Mandato sottoscritta pochi giorni fa dal Sindaco uscente di Panicale. A mio modesto avviso questo piccolo esempio dovrebbe essere sufficiente per dare l’idea del bassissimo livello di pianificazione infrastrutturale dell’attuale Amministrazione Comunale”. Nella battuta di Stamponi probabilmente c’è un accenno di polemica pre-elettorale (evidentemente l’ex consigliere non è dalla parte del sindaco uscente e ricandidato Cherubini) e di cose del genere ne vedremo e sentiremo parecchie da qui al 9 giugno. .

La sintesi, insomma, è questa: l’idea è buona, ma i mezzi e i metodi rischiano di provocare più danni che guadagni. Perché un “serpente di 18 metri con 130 posti”? forse basterebbero navette normali – ovviamente elettriche – per così dire da 9, 20 o 50 posti a seconda degli orari… Dove sono 130 persone pronte a salire sulla BRT ogni ora tra Tavernelle, Castel del Piano per andare a Perugia centro e viceversa?

Alcuni di coloro che protestano danno la colpa anche al denaro e allo spreco di denaro pubblico. Oltre all’impatto sulla viabilità ecc. Secondo molti (e oggettivamente la sottolineatura sembra rilevante) il potenziale bacino di utenza, anche in termini di numero di abitanti, per un veicolo di questo genere non esiste e non esisterà. Non esiste una “massa critica” necessaria. Tuttavia, potrebbe essere disponibile per veicoli più piccoli.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV cos’è e perché è stato vietato in Italia – .
NEXT Festa Urbana Reggiana. Sport, dj set e cucina – .