Acqua e sostenibilità, la tabella di marcia per un Acquedotto sempre più green a Lecce – .

Acqua e sostenibilità, la tabella di marcia per un Acquedotto sempre più green a Lecce – .
Acqua e sostenibilità, la tabella di marcia per un Acquedotto sempre più green a Lecce – .

La strada per fare Acquedotto pugliese (AQP) sempre più green viene tracciato. Si tratta della riduzione dei consumi energetici e dell’aumento dell’autoproduzione di rinnovabili del gestore del servizio idrico integrato pugliese, un colosso con 33mila chilometri di reti e 490 GWh annui di consumo energetico. Ma anche per la digitalizzazione delle reti e la valorizzazione dei fanghi di depurazione. La roadmap AQP, che prevede 91 GWh di autoproduzione rinnovabile al 2026, è stata discussa alUniversità del Salentoa Lecce, durante il convegno “Energia e sostenibilità ambientale: il ruolo dell’acqua”. È la seconda data del tour, dopo Foggia “Motore dell’economia AQP” organizzato daAccademia Pugliese delle Scienze in collaborazione con Acquedotto Pugliese.

“Dal 2021 al 2023 abbiamo ridotto i nostri consumi energetici di oltre 42 GWh – ha spiegato Domenico Laforgia, presidente dell’AQP – e negli ultimi 5 anni abbiamo raddoppiato la produzione da fonti rinnovabili, arrivando a 11,6 GWh. Un impegno dimostrato dalla certificazione UNI ISO 50001:2018 sull’efficienza energetica. I lavori continuano, compresi gli impianti fotovoltaici, idroelettrici e biogas. Si tratta di iniziative, tra l’altro, coerenti con l’orientamento europeo sulla gestione delle acque reflue secondo cui entro il 2040 gli impianti di depurazione dovranno diventare energeticamente neutrali, cioè produrre tutta l’energia consumata da fonti rinnovabili”.

Un percorso di transizione energetica che vede un confronto continuo tra Acquedotto Pugliese e il mondo accademico, come sottolineato dal rettore dell’Unisalento, Fabio Pollice: “La collaborazione con le imprese è fondamentale e ha il duplice vantaggio, da un lato, di orientare e rendere più pragmatica e mirata la ricerca universitaria e, dall’altro, di sostenere la competitività degli attori economici promuovendo innovazione e sostenibilità. Siamo lieti di dare un contributo alla transizione ecologica di una realtà così decisiva per il nostro tessuto economico-produttivo e per il benessere attuale e prospettico dell’intera comunità”.

L’Accademia Pugliese delle Scienze, con il suo presidente Eugenio Scandaleevidenziato i “i benefici economici, sociali e culturali che l’Acquedotto Pugliese ha portato al territorio. Un patrimonio ingegneristico e di competenze unico, che non solo ha liberato la Puglia dalla sete e dalle malattie e ha generato sviluppo economico, ma ha anche contribuito a cementare l’identità dei pugliesi. Il ruolo di AQP è oggi più che mai utile per trasmettere il valore della sostenibilità e l’impegno concreto per realizzarla attraverso la grande rete, insieme all’acqua”.

Nel corso del convegno, moderato dal prof. Antonio Paolo Carlucci di Unisalento, sono stati approfonditi gli ambiti dell’efficienza energetica nella gestione dell’acqua. Il professore. Orazio Giustolisi del Politecnico di Bari, ad esempio, ha sottolineato il ruolo della transizione digitale nella gestione delle reali perdite idriche, che determinano impatti ambientali ed energetici. Il professore. Michele Maurizio Notarnicola (Politecnico di Bari) ha illustrato le tecnologie innovative per il recupero di materia ed energia dai fanghi di depurazione. Il professore Marianovella Leone, dell’Università del Salento, focalizzato sulla necessità di proteggere le infrastrutture critiche, come gli acquedotti, dalle minacce climatiche, terroristiche o informatiche. Infine, il prof. Francesco Mastrodell’Università LUM di Bari, ha spiegato il ruolo dei porti pugliesi nella transizione energetica.

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