Milan-Cagliari, chi al posto di Augello? Le riflessioni di Azzi, Obert e Ranieri – .

La trentaseiesima stazione merita una sosta più lunga. Anche se non vuoi, è il capostazione a decidere le sorti di un treno che sembrava dover viaggiare fino alla fine senza intoppi e che invece dovrà fermarsi per una breve sosta. Anche perché sappiamo che i rischi del mestiere esistono e talvolta hanno un costo. IL Cagliari sulla pista mancini dovrà rinunciarne uno contro il Milan Tommaso Augello che non usciva mai dall’undici titolare dalla gara contro la Lazio. Un’assenza che toglie ai rossoblù un treno che negli ultimi tempi corre a ritmo regolare, con Ranieri che dovrà decidere con che mezzo sostituirlo in attesa della ripartenza verso il Sassuolo.

Importante

Un assist, un gol, ma soprattutto tanta sostanza. Dopo diverse peripezie, anche per Augello è arrivata la svolta dopo il match con la Lazio, partito tra l’altro dalla panchina. Dalla risposta negli spogliatoi, l’allenatore ha avuto anche una risposta sul campo da parte di diversi elementi. Tra questi c’è anche il terzino mancino del Milan, arrivato in estate dalla Sampdoria per trovare l’allenatore che lo aveva lanciato definitivamente in Serie A. Mina E Dossena al centro, Augello a sinistra. I nomi sono diventati praticamente una certezza dopo la brusca svolta con cui il Cagliari ha iniziato la propria stagione, entrando così definitivamente nella lotta per la sopravvivenza. Perché se a destra è cambiato qualcosa, tra l’adattamento di Nandez, la presenza di Zappa o quella di Di Pardo, sull’esterno mancino gli equilibri difensivi, così come quelli della manovra offensiva dove le sovrapposizioni sono utili e necessarie, non sono mai cambiati. cambiato tranne che al termine delle partite – in otto occasioni su undici partite – dal 18 febbraio in poi. IL errori per il classe ’94 non sono mancati, a partire dall’eccessiva disattenzione in occasione del gol del Napoli nella gara casalinga dello scorso 25 febbraio, ma da quel momento la crescita è stata costante, culminando nella obiettivi idem contro l’Atalanta. Là continuità è stata la chiave di volta del giocatore, che però nella partita contro il Lecce ha ricevuto il quinto giallo stagionale, quello valido per una squalifica che il giocatore ha cercato di prendere con filosofia in sala stampa: “La squalifica dà fastidio, volevo giocare a San Siro ed era una partita importante. Ma credo che sia meglio saltare la partita contro il Milan piuttosto che quelle dopo”. Il Cagliari però deve guardare al presente prima di guardare al futuro. Con Ranieri che sarà chiamato a valutare quale opzione scegliere per dare certezze all’esterno sinistro.

Duo

Da un lato una gamba più portata ad attaccare che a difendere. Dall’altro un giocatore che durante la stagione ha vissuto il paradosso, quello di giocare sui grandi palcoscenici restando il più delle volte nelle retrovie. Paolo Azzi E Adamo Obert Potrebbero essere loro i due principali candidati per la corsia mancini, soprattutto se il tecnico rossoblù decidesse di confermare la difesa a quattro. Già contro il Lecce Azzi era stato scelto per contrastare la velocità delle ali avversarie e per cercare di aiutare la squadra a risalire in campo. Un tentativo fallito, con Almqvist che mette continuamente in difficoltà l’italo-brasiliano al punto da rischiare di concedere un rigore. A Milano Azzi potrebbe ritrovarsi contro un avversario veloce e abile come Chuckweze. Una variabile di cui tenere conto, come la possibilità di cedere il giocatore che ha segnato il suo unico gol stagionale con il Milan riscattarti. E magari mantenere più apprensiva la difesa avversaria con la propria propensione offensiva. D’altra parte, la candidatura di Adamo Obert è forte, visto il feeling con le partite contro le big del campionato in cui Ranieri lo ha scelto quasi sempre. L’ultima uscita contro il Genoa non è stata positiva, ma il giovane difensore slovacco al Meazza contro l’Inter aveva mostrato la giusta personalità, con la dovuta attenzione aiutato dalla presenza di Mina e dalla capacità di sfruttare le sue qualità di visione di gioco per aiutare il Cagliari a pungere Campioni d’Italia, come in occasione del gol di Shomurodov. Allora il livello di allenamento era diverso tattico, con la difesa a tre e Augello a fare da “quinto”. Una soluzione che non si può escludere a priori, come ha ormai insegnato Ranieri. Resta sicuramente l’urgenza di dover scegliere a quale alternativa affidarsi. Con la speranza che San Siro susciti bei ricordi per un Cagliari che non può permettersi di aspettare altre occasioni per avvicinarsi all’obiettivo salvezza.

Matteo Cardia

 
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