UN atleta formidabile e un precursore dell’interesse per il karate e cultura orientale. Nei giorni scorsi il Comune di Taranto voleva celebrare il Tarantino Cataldo innato, 66 anni, più volte campione d’Italia e d’Europa, nonché capace di scalare la vetta del mondo. Era il vicesindaco e assessore allo Sport, Gianni Azzaroper omaggiare Innato – temporaneamente ospitato in una casa di cura per una grave malattia neurodegenerativa – con una pergamena che indica i successi di “lupo nero”come veniva soprannominato dai suoi stessi avversari.
Campione di karate contact, Maestro 8° danCataldo Innato insieme al fratello Raffaele, iniziarono la diffusione del karate di contatto a Taranto, con l’Associazione Sportiva “Kaji Kan”, nel nome del suo maestro giapponese. Cataldo e Raffaele Innato lo organizzarono negli anni ’80 eventi in tutta la Provincia e perfino il mondiale al Tursport di Taranto nell’ottobre 1985, alla presenza di 20 Nazioni con atleti provenienti anche dagli USA.
Centinaia di allievi si sono formati nella palestra del maestro Innato e hanno potuto beneficiare della sua grande esperienza e bravura, conquistando medaglie e titoli italiani. Oltre alle famiglie dei fratelli di Cataldo Innato, Vincenzo e Raffaele, il figlio Pasquale e alcuni suoi ex alunni, amici e anche l’ex sindaco di Taranto Mario Guadagnolo, amico da anni. Guadagnolo ha voluto esprimere il suo ringraziamento non solo al campione sportivo, ma anche all’uomo generoso e sempre disponibile ad allietare con il suo sax e la sua cordialità, tutti coloro che hanno avuto la fortuna e l’onore di conoscerlo.
