ALBA – Patologie emergenti, sempre più diffuse e che vanno non solo curate, ma quanto più possibile prevenute, anche attraverso un migliore approccio comunicativo e informativo
L’Italia si trova ad affrontare una sfida crescente legata alla salute mentale e al benessere psicologico legati all’alimentazione. I disturbi alimentari, come l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa e il disturbo da alimentazione incontrollata, possono colpire individui di qualsiasi età, sesso o contesto sociale.
Si stima che in Italia soffrano di anoressia nervosa circa il 3% delle donne e lo 0,5% degli uomini, mentre la bulimia nervosa colpisce circa l’1% delle donne e lo 0,1% degli uomini. Il disturbo da alimentazione incontrollata, tuttavia, sembra essere ancora più diffuso, con una prevalenza stimata intorno al 5-8% della popolazione.
In Piemonte si stima che oltre 200mila persone soffrano di disturbi alimentari. Al netto della cosiddetta economia sommersa, ogni anno nella nostra regione vengono diagnosticati in media 260 nuovi casi di anoressia e 450 di bulimia.
Ognuno è chiamato a fare la propria parte per contribuire all’identificazione precoce e ad un intervento multiprofessionale tempestivo e integrato, orientato alla persona in relazione alla fase di sviluppo e all’ambiente di vita, con il coinvolgimento delle famiglie.
Sono quindi lieto che oggi siano qui riuniti i professionisti che contribuiscono ad affrontare i molteplici aspetti legati alle patologie legate all’alimentazione.
