PESCARA2
pontedera2
PESCARA (4-3-3): Plizzari 5,5; Floriani Mussolini 7, Brosco 5.5, Mesik 5.5, Milani 5.5; Tunjov 5,5 (36’st Franchini 6,5), Squizzato 6,5, Aloi 6,5 (36’st De Marco 6); Merola 6,5, Cuppone 7 (27’st Cangiano 5,5), Accornero 6 (44’st Meazzi 6). A disposizione: Gasparini, Zandri, Di Pasquale, Masala, Vergani, Pierno, Sasanelli, Capone, Pellacani, Staver, Moruzzi. Allenatore: Cascione.
PONTEDERA (3-4-2-1): Vivoli6; Calvani 5.5 (34’st Pretato sv), Espeche 6, Martinelli 6 (1’st Delpupo 7); Cerretti 6 (17′ st Ambrosini 6), Ignacchiti 6,5, Guidi 6, Perretta 6; Benedetti 6,5 (31’st Lombardi sv), Ianesi 6,5; Selleri 5,5 (17’st Ganz 6). A disposizione: Lewis, Stancampiano, Busi, Gagliardi, Lombardi, Provenzano, Salvadori. Allenatore: Canzi.
Arbitro: Costanza d’Agrigento.
Reti: 4’pt Milani (autogol), 35′ e 38’pt Cuppone, 22’st Delpupo.
Nota: 3.603 spettatori paganti (di cui 21 ospiti) per un incasso di 39.389 euro. Ammoniti Delpupo, Aloi, Guidi. Corner 3-2 per il Pescara.
PESCARA
Missione compiuta ma quanta sofferenza. Pescara agli ottavi di finale della Serie C. All’Adriatico-Cornacchia contro il Pontedera finisce 2-2 ei biancazzurri guadagnano la qualificazione. La sconfitta casalinga del Gubbio regala anche un’altra partita casalinga. Sabato sera arriverà la Juventus NG (vittoria per 2-0 sull’Arezzo) e anche questa volta basterà un pareggio al 90′ per andare avanti. Cascione premia ancora Cuppone nelle sue scelte: mai come in questa occasione la decisione del tecnico sarà vincente. Per il buon Gigi arriva la doppietta con tanto di pallone nascosto sotto la maglia: una sorta di dedica per la figlia in arrivo. Eppure la serata non comincia bene: al 4′ Ianesi fa tutto bene e sfida Plizzari con il destro, poi, sulla ribattuta, Mesik effettua una parata disperata che costringe Milani all’autogol. Sono passati pochi minuti e i fantasmi si sono rivisti alla Adriatico-Cornacchia. Che si fanno insistenti perché il Pontedera non concede spazi e perché il Pescara fatica ad arrivare nell’area avversaria. Una giocata da applausi di Aloi rimette le cose a posto. Elegante verticalizzazione per Milani che si fa respingere il tiro da Espeche in area, Cuppone arriva e di corsa deposita in rete. Neppure il tempo di festeggiare prima che arrivi il raddoppio. Il Pontedera è solido e concreto ma quando decidi di giocare sempre uomo contro uomo ti esponi anche a qualche rischio. Merola vede che Floriani ha tolto tempo a Ianesi e lo serve in corsa. L’ex laziale scappa e mette al centro una palla perfetta. Cuppone arriva al momento giusto e firma il sorpasso con il destro. E chissà che questa volta Zeman non abbia sorriso davanti alla tv. Il 2-1 è il risultato di sue giocate che sono ancora nel DNA dei biancazzurri. Cascione può sorseggiare un inaspettato tè caldo all’intervallo. Inaspettato perché dopo lo svantaggio iniziale e il grande impegno del Pescara nessuno poteva immaginare di andare avanti 2-1 all’intervallo. Canzi, però, progetta un nuovo Pontedera: difesa a tre con Guidi abbassato tra i difensori centrali e Del Pupo a fornire qualità in attacco. Una sorta di 3-4-1-2 che manderà in tilt il Pescara. I biancoblu soffrono, calano e non riescono a ripartire. I tre attaccanti sono isolati ma ci sarebbero tanti potenziali uno contro uno in ripartenza. Peccato però che il Pontedera non permetterà mai al Pescara di uscire e con Del Pupo fa paura. Brosco è leggero nei contrasti, l’attaccante toscano calcia bene e batte Plizzarri. Torna la paura, Cascione aspetta a lungo per le sostituzioni ma nell’ultimo segmento con Franchini e De Marco la partita torna in equilibrio. Bravo Plizzari a salvare su Ianesi, ha tirato le orecchie a Cangiano per eccesso di egoismo (ignorato Franchini solo in area). Ma al fischio finale è festa grande. Squadra sotto la curva in attesa della Juventus NG di sabato.
Enrico Giancarli
©TUTTI I DIRITTI RISERVATI
