BRESSANONE. Ha trascorso 10 giorni chiuso in un pozzo profondo 5 metri, al buio, senza acqua né cibo, prima di essere recuperato e salvato dai vigili del fuoco. Una storia a lieto fine quella di Rocco, un gatto tigrato di circa un anno adottato da una famiglia di Millan in un allevamento locale. L’animale, come riportato anche nelle nostre pagine nei giorni scorsi, era scomparso dalla zona di via Oswald von Wolkenstein.
La sua famiglia lo cercava da giorni, lanciando appelli in tutta la zona ma senza alcun risultato. «Dopo circa 10 giorni dalla scomparsa del nostro gatto, mio figlio ha voluto fare un ultimo tentativo: ha scattato una foto all’interno di un vecchio pozzo dismesso per il carburante condominiale, nella speranza che il gatto si fosse intrufolato all’interno – racconta il padre – Nella in passato avevamo avuto qualche sospetto che il nostro animale fosse finito lì dentro, ma non siamo mai riusciti a guardare dentro perché l’apertura del pozzo è troppo stretta e il tombino che lo chiude è saldato per evitare cadute accidentali all’interno. Mio figlio si è armato di lampada frontale e cellulare e, infilando le braccia nella fessura, ha scattato una foto. Con grande sollievo abbiamo scoperto che nella foto potevamo vedere il nostro gatto in fondo al pozzo.”
«Grazie alla collaborazione di alcuni operatori molto disponibili – prosegue l’uomo – siamo riusciti ad aprire il tombino e abbiamo tentato di recuperare il nostro gatto con una scala. Comprensibilmente spaventato, però, Rocco si è nascosto in un pozzo parallelo ancora più profondo e qui siamo stati costretti ad allertare i vigili del fuoco di Millan. Grazie all’aiuto di una rete, il nostro Rocco è stato finalmente recuperato sano e salvo. Anche se visibilmente più magro, il gatto sta bene e, dopo una visita completa dal veterinario, ha potuto ritornare a casa nostra con la felicità di tutta la famiglia. Rocco in questo momento è ancora molto spaventato e si nasconde sotto il letto. Ci vorrà sicuramente qualche giorno per riprendersi ma è già un vero miracolo che, dopo tutti quei giorni chiuso in un pozzo profondo senza acqua né cibo, sia ancora vivo”.
