Ponte sullo Stretto, a Reggio la Cgil parteggia per gli uomini delle caverne – .

Questa mattina, giovedì 9 maggio, si è svolto un incontro ReggioCalabria all’E’Hotel per discutere Ponte sullo Stretto e le politiche delle infrastrutture. All’incontro hanno partecipato i Dirigenti Unitari di Calabria e Sicilia e l’ Il segretario nazionale della CGIL Pino Gesmundo.

Intervistato ai microfoni di StrettoWebIL Il segretario nazionale della CGIL Pino Gesmundo ha dichiarato: “nutriamo una grande preoccupazione di carattere generale per l’attenzione di questo Governo e anche di quelli precedenti, rispetto alla questione del Mezzogiorno. Se dobbiamo realizzare interventi spot o vogliamo valorizzare i nostri territori rendendoli efficaci nella loro capacità di dare impulso anche alle politiche nazionali. Il Sud è una risorsa per il Paese e non può vivere di spot pubblicitari e ci sono priorità su cui bisogna lavorare e pensiamo che il Ponte sullo Stretto in questo momento non sia tra queste priorità. Crediamo che ci siano altre opere strategiche in questo momento che assumono maggiore priorità e che bisogna pensare a quali investimenti si stanno facendo a livello produttivo. Questo governo sta facendo scelte inverse“.

Angelo sposato segretario generale della CGIL Calabria intervistato ai microfoni di StrettoWeb ha invece affermato che: “la questione del Ponte sullo Stretto è una questione che preoccupa il Paese, infatti oggi è presente anche la segreteria nazionale della CGIL. I dirigenti unitari della CGIL Calabria e Sicilia si sono incontrati proprio per analizzare gli impatti di un’opera che ritenevamo non prioritaria in questo momento per il nostro Paese e per la nostra Regione“.

Intervistato ai microfoni di StrettoWebIL segretario della Cgil Sicilia Alfio Mannino: “riuniti per dire Sì ad un vero processo di infrastrutturazione di questi due territori che versano davvero in una condizione di grande emarginazione perché pretendiamo la vera infrastruttura della Zona dello Stretto, un’infrastruttura che permetta davvero il diritto alla mobilità dei cittadini siciliani e calabresi e la intero Paese, cosa che oggi viene negata. Tra l’altro, ci sembra ormai del tutto chiaro che lì sono impegnate molte risorse economiche, ma per un progetto di cui non sappiamo nemmeno più quale potrà essere il suo esito. Tutta una serie di problemi legati agli espropri, questioni che stanno emergendo oltre al fatto che se questo progetto dovesse essere quello effettivamente messo in campo, c’è anche la questione che riguarda i porti e i trasporti marittimi“.

Sembra a dir poco paradossale che i principali sindacati si schierino contro la realizzazione dell’opera pubblica più importante della storia d’Italia: si tratta del più grande investimento mai realizzato dall’Unità d’Italia nelle regioni del Mezzogiorno a oggi, capace di producendo una cifra di nuova occupazione enorme, mai vista prima (le stime più attendibili parlano di oltre 100mila posti di lavoro diretti e indotto straordinario nel corso degli anni). Insomma, i sindacati ideologicamente e storicamente dovrebbero essere ultrafavorevoli a questo tipo di investimenti per coerenza con i principi e i valori dichiarati, e invece si confermano ideologicamente ideologici dal punto di vista politico con una deriva di battaglia politica senza alcuna interesse per il bene del territorio e dei lavoratori.

Ponte sullo Stretto e politiche infrastrutturali: intervista al segretario della CGIL Sicilia Alfio Mannino

Il segretario nazionale della CGIL Pino Gesmundo sul Ponte sullo Stretto e le politiche infrastrutturali

Angelo Sposato segretario generale della CGIL Calabria sul Ponte sullo Stretto e le politiche infrastrutturali

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