Il Verona brucia l’Urania e va avanti 2-1 – .

Il Verona brucia l’Urania e va avanti 2-1 – .
Il Verona brucia l’Urania e va avanti 2-1 – .

Fra Wegreenit Urania Milano E Tezenis Verona l’equilibrio continua all’interno di questa bellissima serie. Dopo i due tempi supplementari del G1, dopo i nervi tesi del G2, è Bartoli a decidere un G3 deciso ancora una volta all’ultimo secondo. Un errore dalla lunetta di Landi regala all’Urania solo 2 punti di vantaggio a 7″ dalla fine, con il Verona a corto di timeout. Penna percorre tutto il campo, raddoppia e coglie il più grande dei due fratelli che è micidiale da calcio d’angolo.
Il terzo episodio della serie vive senza grossi strappi né da una parte né dall’altra, Verona resta a lungo avanti ma Urania ricuci colpo su colpo, avendo poco da Potts, tiro male da 3 (6/28) ma cogliendo un’altra grande serata di Landi e un Beverly da 19 e 8 rimbalzi.
Il Verona ha un Buva normale, 14 punti, ma un Penna a tutto tondo, capocannoniere con 16 punti, 7 rimbalzi, 5 assist e 7 falli subiti.
Sabato G4, vincere o tornare a casa per le truppe di Villa.

Quintetti iniziali
Wegreenit Urania Milano: Amato, Potts, Severini, Lupusor, Beverly
Tezenis Verona: Penna, Esposito, Udom, Gajic, Buva

Primo quarto

Buva parte esattamente come aveva concluso le prime due gare: fare un cestino. Ricuciono subito Amato e Beverly, effettuando passaggi sotto canestro. Esposito segna la prima tripla della serata, Buva regala ancora il massimo vantaggio sul 4-11, Urania chiama subito timeout dalla panchina. Potts prova ad entrare in partita attaccando l’area, arrivando fino alla fine. Stefanelli e Montano si scambiano canestri complessi, ma l’attacco in difesa di Bartoli si traduce in un’autostrada fino al ferro milanese, chiudendo il quarto sul 10-15 ospite.

Secondo quarto

Due canestri di Udom e un tiro piazzato di Bartoli riportano l’Urania a -12, con Villa che si aggiudica il secondo timeout.
Inutile però, perché l’Urania rientra in campo malissimo, con altri due canestri facili messi a segno dagli ospiti (parziale 0-14). Servono due tiri liberi di Potts per fermare la flebo offensiva del Milan. Udom prova a mettersi in difficoltà da solo con il secondo fallo, ma il Verona resta a debita distanza nonostante i liberi di Amato. L’Eurostep di Penna, in mostra al museo, doppia Urania:16-35 a 3′ dalla fine. Beverly va in paradiso su assist del fantasista milanese, e le big USA tirano ancora, subendo anche un fallo di Esposito, 5 punti che danno aria alla truppa di Davide Villa.
Amato però deraglia tra le maglie gialloblù, lasciando poco spazio alla transizione veneta finalizzata da Bartoli (già alle 10). Severini tiene a galla Urania con la bomba 24-39.

Terzo quarto

Buva premia subito il porta sul retro di Esposito, Potts fa lo stesso con il taglio di Beverly. Lo stesso Potts attacca il cambio difensivo veronese, arrivando al limite. Sul secondo canestro di Beverly Ramagli ne ha abbastanza: timeout dopo poco meno di 2′.
Udom chiude il miniparziale del Milan con un tiro libero, Amato segna la prima tripla della serata, lo stesso Udom lo imita. Potts frana su Penna, arrivando alla sua terza solitaria. Il play veronese è imprendibile quando ingrana, per fortuna dell’Urania c’è Beverly arrivare in doppia cifra. La seconda bomba di Udom nel quarto, sfruttando metri di spazio, riporta il Verona sul +15. Severini segna una tripla dall’angolo con un quoziente di difficoltà altissimo, anche con il fallo di Esposito. Dall’altra parte ancora Beverly annulla il tentativo di Murphy, tutto vanificato però dal fallo offensivo di Amato. Il gioco da 3 punti di Lupusor alimenta lo slancio positivo dell’Urania, portando la sua squadra in vantaggio 44-50. Provvidenziale rimbalzo di penna in attacco, letteralmente raccolto dalla spazzatura. La sirena di fine tempo abbraccia il tentativo di Amato, che bacia il tavolo e insacca per il 46-54 alle 30′.

Quarto quarto

Questa volta è Potts a bruciare la sirena, con soli 6 decimi sul cronometro: Urania staccata di 6 punti. Anche Bonacini attacca come se non ci fosse un domani, la difesa del Verona è tutt’altro che azzeccata e il parziale prosegue oltre. Il top/bottom Murphy Buva porta i dividendi all’attacco gialloblù, Amato sente odore di sangue e realizza la tripla anteriore del -5: secondo timeout Ramagli.

Penna ancora all’attacco da fondo campo, l’aiuto di Lupusor è tardivo: quarto fallo e gioco da tre punti completato. Buva si procura anche il quarto rigore personale, dimostrandosi un po’ ottuso lasciando due tiri liberi sul ferro. Ma il lungo croato è un fattore in tutti i sensi: da zero metri sbaglia l’appoggio sul tabellone, guadagnandosi un’altra trasferta in lunetta per fallo di Landi. IL 2/2 la volta successiva regala nuovamente a Tezenis il vantaggio in doppia cifra, seguito dal primo timeout di Urania.
In uscita l’attacco dell’Urania costruisce alla perfezione, cogliendo Landi solo in corner per il primo canestro della serata. Buva però si è sempre trovato al posto giusto con il tempismo giusto. Stefanelli sfonda su Amato, qualche parola di troppo agli arbitri porta al tecnico (quinto personale), la frittata è completata svanire di Beverly: 60-65 all’ingresso del 2′. Il Verona è in crisi prolungata, non costruisce nulla in attacco e concede rimbalzi fondamentali dall’altra parte del campo.

Poi Murphy commette anche un fallo sulla spinta di Beverly, altri 3 punti di Urania. I padroni di casa volano sul parquet, Amato raddoppia e coglie Landi libero in punta: altra tripla, ormai è fatta sorpasso Milano, 66-65. L’uscita dal timeout è disastrosa per gli ospiti, con Penna che palleggia su un piede e perde palla. Sul fallo sistematico Landi fa 2/2, Penna con lo stesso copione. E’ Landi a rimescolare le carte con un errore, Penna percorre tutto il campo e trova Bartoli in corner: solo gol e il Verona riconquista il fattore campo.

Punteggi finali
Wegreenit Urania Milano: Beverly 19, Amato 12, Landi 12, Potts 8, Lupusor 7, Severini 7, Montano 2, Bonacini 2, Piunti, Anchisi ne, Solimeno ne, Cavallero ne
Tezenis Verona: Penna 16, Buva 14, Bartoli S. 13, Udom 12, Esposito 8, Stefanelli 5, Gajic 2, Gazzotti, Murphy, Bartoli V., Mbacke ne

 
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