Anteprima Calcio a 5 – La Calabria U19 Campioni d’Italia al #TdR. Verardi (Città di Fiore) si racconta: “Gruppo straordinario” – .

05/09/2024 20:10

La Calabria è campione d’Italia. Questo il verdetto, in categoria U19, dopo la finale contro la Sardegna di mister Perdighe. Una partita bellissima, che ha emozionato il numeroso pubblico accorso al PalaCalafiore di Reggio Calabria, in diretta anche su SkySport. La Calabria è l’unica regione a portare in finale due rappresentative (quella femminile ha perso contro le campionesse in carica del Veneto), e che nella categoria U19 ripete di fatto la finale dell’edizione 2023, persa per mano della Sicilia, eliminata nel la semifinale quest’anno.

Ed è stato Francesco Verardi, cannoniere centrale (7 gol, bravissimo in entrambe le fasi di gioco) della rappresentativa di mister Mendicino a “compirare la vendetta”, che all’ultimo respiro ha deciso il penultimo atto del torneo, permettendogli di ottenere il passaggio alla finale. Complice la squalifica, Verardi ha dovuto “soffrire” in tribuna, ma poi alla sirena è stata una grande festa anche per lui, tra i migliori talenti (classi 2006) in mostra nell’ultimo TdR2024 7u7. E se Verardi è stato tra i migliori, dietro di lui c’è senza dubbio non solo il suo talento, ma anche la sapiente “manona” di mister Umberto Federico, suo allenatore al Città di Fiore.

“È davvero un gran peccato – ammette ai nostri microfoni – aver ricevuto quella ‘stupida’ ammonizione che mi ha squalificato per la finale, ma per me questa esperienza al TdR 2024 è stata bellissima, anzi direi favolosa. Abbiamo fatto un viaggio fantastico, ma non dalla prima partita del torneo, bensì dai primi raduni iniziati a gennaio. Ci siamo conosciuti e abbiamo capito che c’era un grande potenziale in quel gruppo e così è stato. Passando al torneo, diciamo che siamo partiti subito al meglio, asfaltando Trento e Lombardia e poi un pareggio con la Puglia, ottenendo 7 punti e la vetta del girone, poi nel sorteggio dei quarti di finale abbiamo trovato Basilicata e entrava in campo consapevole che fosse una gara dentro o fuori. Abbiamo fatto la nostra partita e ci siamo qualificati per le semifinali dove abbiamo incontrato una grande squadra siciliana. Una partita bellissima, dai ritmi altissimi e vinta nell’ultimo giro di tempo deciso dal mio gol. Arriva la finale contro la Sardegna, avevo tanto dolore da fuori, ma al fischio finale sono saltato in campo e ho fatto una corsa infinita verso la felicità, è stato qualcosa di spettacolare”.

Ottimo lavoro sotto tutti i punti di vista da parte di mister Mendicino: abbiamo visto un gruppo unito, in cui tutti hanno dato il massimo e probabilmente la vittoria è stata una conseguenza naturale in virtù di questo.

“Mister Mendicino ha fatto un ottimo lavoro sotto tutti i punti di vista a partire dal gruppo fino all’ultima palla morta, ma bisogna ringraziare anche tutti i componenti dello staff come mister Gallo, mister Abramo, mister Lanni, zio Silvio e il fisioterapista Muzzi che sono sempre stati con noi, mantenendo sempre la massima serietà. Il gruppo era davvero molto unito; lottavamo tutti per lo stesso obiettivo e siamo scesi in campo malissimo e le vittorie sì, sono arrivate di conseguenza”.

Un diciottesimo compleanno indimenticabile (proprio durante la manifestazione) ma lo è stata anche la stagione in generale, con una super Città di Fiore, che si è arresa solo ai play-off…

“Ho trascorso un diciottesimo compleanno indimenticabile e diciamo nel migliore dei modi; su un campo da calcetto e con addosso i colori della mia terra. Non potevo chiedere di meglio. Con la Città dei Fiori è stata una grande stagione; diciamo che ci siamo tolti tante pietre dalle scarpe, come ad esempio arrivare, per la prima volta nella storia del club, ai playoff”.

Città di Fiore è infatti una fucina di talenti: c’è un movimento importante con grande attenzione al settore giovanile. Un movimento iniziato nel corso degli anni e ora i risultati cominciano a vedersi con decisione.

“A San Giovanni in Fiore abbiamo un grande settore giovanile, partendo dall’Under 6 fino all’Under 19 e poi la prima squadra. I risultati cominciano a vedersi perché gli allenatori si impegnano sotto tutti i punti di vista e in prima squadra arrivano ragazzi che hanno militato nel settore giovanile e vederli esordire con i colori con cui sono cresciuti ti riempie di orgoglio. Un ringraziamento però va al signor Umberto Federico che ha creato tutta questa favola chiamata Città di Fiore”.

 
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