Maria e Federico, due operatori del centro di ascolto di via Beati, il quadrifoglio
Sostenuto dal Comune di Piacenza attraverso gli operatori della Fondazione La Ricerca e della Cooperativa Papa Giovanni XXIII di Reggio Emilia, è l’unico approdo (per più ore consecutive durante la giornata) per chi non ha un tetto sotto cui dormire , per chi non ha una fissa dimora, dove non ti chiedono documenti ma si fidano del nome e cognome che dai. Garantisce sette ore di tranquillità nel mare in tempesta tutti i giorni, dalle 10:00 alle 17:00, dal lunedì al venerdì.
Stiamo parlando di Centro Diurno Il Quadrifoglio, in via Beati, dove gli accessi sono in continuo aumento, oltre 40 al giorno. Nel primo trimestre di quest’anno si sono registrati 244 utenti contro i 334 dell’intero 2023. Lo spiega Anita Barbieri, della Fondazione La Ricerca, responsabile ricezione bassa soglia. “Tra le cause di questo aumento – osserva – c’è il lavoro, che esiste ma diventa sempre più povero. Vediamo persone che, pur avendo un lavoro, hanno bisogno di essere sostenute. Molti con problemi mentali e psichiatrici dovuti a dipendenze sono proprio questo tipo di lavoratori”.
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