Non è d’accordo sulle cure da fare, insulta medici e infermieri del pronto soccorso di Carpi – SulPanaro – .

Non è d’accordo sulle cure da fare, insulta medici e infermieri del pronto soccorso di Carpi – SulPanaro – .
Non è d’accordo sulle cure da fare, insulta medici e infermieri del pronto soccorso di Carpi – SulPanaro – .

L’Usl di Modena condanna fermamente l’aggressione verbale avvenuta ieri mattina, giovedì 9 maggio, contro gli operatori sanitari nel pronto soccorso dell’ospedale Ramazzini di Carpi. Un uomo, parente di un paziente arrivato al pronto soccorso con l’ambulanza, ha insultato il medico e gli infermieri, perché non erano d’accordo con l’iter diagnostico e terapeutico deciso. La donna, infatti, è stata curata nel giro di quattro minuti e nel corso della visita il familiare ha insultato il personale, interrompendo di fatto l’attività per un tempo prolungato.

Un comportamento inammissibile in qualunque contesto, a maggior ragione se posto in essere negli ambienti di lavoro e nei confronti di professionisti che operano esclusivamente nell’interesse della salute dei cittadini. Atteggiamenti e gesti che purtroppo si ripetono troppo spesso e che rendono ancora più difficile il lavoro di medici e infermieri: non solo attacchi verbali come quello avvenuto ieri, ma anche azioni che appaiono irrispettose e aggressive – come la videoregistrazione di una donna con la sua visita al cellulare, un esame o un colloquio medico, svolti con atteggiamento ritorsivo – come già accaduto più volte, di recente presso la Casa della Comunità di Castelfranco Emilia, comportamenti che minano il rapporto di fiducia medico-paziente e mettono l’operatore sanitario in difficoltà in una condizione di grave disagio nell’erogazione delle cure.

È necessario che ogni singolo cittadino si senta responsabile dei propri comportamenti nei confronti degli altri, in ogni contesto e, a pochi giorni dalla Giornata dell’infermiere che si celebra domenica 12 maggio, è necessario ribadire la necessità di riscoprire quel senso di comunità alla base del quale deve esserci il rispetto verso tutti, in questo caso gli operatori sanitari che lavorano con impegno e abnegazione.

È importante inoltre sottolineare che gli operatori sanitari svolgono il loro ruolo prioritario di presa in carico dei bisogni di salute dei pazienti, individuando le priorità, stratificando il rischio e pianificando un percorso diagnostico-terapeutico con dedizione e competenza: non è né concepibile né accettabile. , che il cittadino definisce autonomamente il percorso di diagnosi e cura, o contesta violentemente quello indicato dagli operatori sanitari, soprattutto in un contesto di emergenza-urgenza, perché ciò mina il rapporto di collaborazione e fiducia reciproca, parte integrante del processo di cura.

L’Azienda USL continuerà sempre a lavorare per la tutela dei propri dipendenti, mettendo in atto tutte le misure necessarie, anche di dissuasione come le azioni già intraprese nel PS di Carpi e in tante altre zone dove purtroppo dobbiamo ancora fare i conti con episodi di violenza (fisica) o verbale) nei confronti dei professionisti.

 
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