Il clima attorno alla squadra è ancora surriscaldato dalle polemiche post-Superga, eppure il Toro non è mai stato così vicino all’Europa. Al Bentegodi è arrivato un successo enorme, “rubato” come lo ha definito Juric e probabilmente non meritato, ma nonostante tutto c’è ancora speranza per le coppe. In attesa della Fiorentina, che stasera sfiderà il Monza nel posticipo di lunedì, Zapata e compagni sono arrivati a -1 dal Napoli, all’ottavo posto, posizione che li porta in Europa senza doversi preoccupare dell’esito della finale europea dell’Atalanta. e Viola. Tutto clamorosamente aperto, quindi, anche se nelle ultime due giornate il Toro affronterà a Bergamo due big come Milan e Dea.
Intanto Juric può finalmente godersi la rimonta, i sostituti e i giovani della Primavera, tutto in un colpo. Erano infatti due anni che il suo Toro non riusciva a ribaltare completamente un deficit, in più le firme arrivavano da due partiti partiti dalla panchina: Pellegri non segnava dal maggio 2023, poi c’è l’orgoglio per la squadra di Savva primo obiettivo. Il cipriota, classe 2005, ha fatto l’esordio che tutti sognano, con tanto di pareggio a Verona. E, sull’azione del raddoppio, c’è stato lo zampino di Dellavalle, altro giovanissimo esordiente del 2004, protagonista di un cambio di gioco millimetrico per Lazaro, terzo sostituto decisivo con due assist. “Li abbiamo inseriti perché garantivano voglia ed entusiasmo, mentre non mi piaceva chi c’era in campo” ha spiegato Juric a proposito dei cambi con i torelli. E ora ci sono altri due giorni per continuare a sognare, anche se il clima tra i tifosi resta ai minimi storici. “Giocatori senza dignità, specchio di questo club. Via Cairo e gli ingrati della nostra città” si legge nello striscione nell’angolo visitatori: sabato la squadra disputerà l’ultima partita casalinga della stagione, c’è curiosità di vedere quale sarà l’accoglienza. Anche perché sarebbe un peccato non tentare insieme l’ultimo assalto all’Europa, nonostante i gravi fatti accaduti sul pullman di Superga.
