“Dobbiamo sistemare il sistema carcerario” – .

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Ha avuto luogo nel Sala Consiliare della Provincia di Benevento Conferenza stampa di Patrizia alla Rocca dei Rettori SanninoGarante delle persone private della libertà personale, in materia di condizioni di vita nelle carceri e per il risanamento del sistema carcerario.
All’incontro, che si inserisce nell’ambito delle iniziative della Conferenza Nazionale dei Garanti Territoriali delle Persone Prive della Libertà Personale, ha annunciato il Portavoce della Conferenza Samuele Ciambrielloha partecipato il Consigliere provinciale di Benevento Antonio Capuanoin rappresentanza del Presidente della Provincia Nino Lombardi.
Capuano ha assicurato la massima considerazione da parte dell’Ente Provincia di Benevento alle iniziative di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e delle istituzioni stesse sullo stato del sistema penitenziario da parte del Garante delle persone private della libertà personale
peraltro istituito con recente votazione del Consiglio provinciale.
Sannino, nel suo intervento, ha ricordato come la mobilitazione della Conferenza Nazionale dei Garanti continui a sensibilizzare tutti i cittadini, il Governo nazionale, il Parlamento e la Magistratura su quanto accade ogni giorno nelle carceri.
L’incontro del 18 maggio, convocato in tutta Italia, ha spiegato Sannino, vuole sottolineare il valore che la visita simultanea di Papa Francesco ai detenuti del carcere di Verona, e cade esattamente un mese dopo il primo evento nazionale di sensibilizzazione sulla delicata questione.
Sannino ha poi ricordato come la Conferenza Nazionale intenda rinnovare ogni mese tale scadenza.
Sannino ha poi letto il documento predisposto dalla Conferenza Nazionale in cui si afferma che “Sono trascorsi due mesi dall’appello “Servono interventi urgenti sui suicidi in carcere” con cui il Presidente della Repubblica invitava la classe politica nostrana
Paese ad adottare con urgenza misure immediate per allentare il clima di tensione che esiste nelle carceri italiane, causato principalmente dal sovraffollamento, dalla mancanza di personale e dall’inefficienza dell’assistenza sanitaria intramurale”.
Sannino, proseguendo la lettura del documento, precisa che la Conferenza Nazionale, “con amarezza e grande preoccupazione, si trova a constatare l’indifferenza della politica verso l’aggravarsi dello stato di sofferenza dei detenuti, verso l’aggravarsi condizioni di vita nelle carceri italiane che, lungi dal consentire “quella realizzazione di volto costituzionale della pena”, continuano a tradire i principi costituzionali fondamentali europei e internazionali su cui poggia lo Stato di diritto e a umiliare, quotidianamente, la dignità umana delle persone soggette a restrizioni”..
“La Conferenza Nazionale dei Garanti– aggiunse Sannino, rinnova quindi l’appello già lanciato e chiede “soluzioni giuridiche immediate alla politica attraverso misure che riducano il sovraffollamento e all’Amministrazione penitenziaria attraverso misure che migliorino le condizioni di vita all’interno delle carceri”.

Il Convegno chiede invece «alla società civile una sensibilità che vada oltre la visione carceraria».
La Conferenza Nazionale dei Garanti, ha concluso Sannino, ha avanzato le seguenti proposte:
1. Approvazione urgente di misure per ridurre il sovraffollamento carcerario;
2. Garantire l’accesso alle misure alternative ai detenuti che, tra i circa 30mila che stanno scontando una pena/o un residuo di pena inferiore a tre anni, sono in grado di accedervi. Di questi, 5.080 detenuti dovranno scontare solo 8 mesi di carcere.
3. Ridurre i toni alla circolare sulla riorganizzazione del circuito di media sicurezza per garantire le attività di cura: progetti di inclusione socio-lavorativa, attività culturali, ricreative e relazionali.
4. Applicazione della sentenza della Corte Costituzionale n. 10 del 2024 in materia di tutela del diritto all’affetto delle persone detenute.

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