Democratici e progressisti, «è necessario istituire un ufficio di pianificazione archeologica» – .

Democratici e progressisti, «è necessario istituire un ufficio di pianificazione archeologica» – .
Democratici e progressisti, «è necessario istituire un ufficio di pianificazione archeologica» – .

Politica e lavoro

Castellammare – Democratici e progressisti, «è necessario istituire un ufficio di progettazione archeologica»

L’idea è nata dopo il ritrovamento di alcuni reperti archeologici nel corso di alcuni accertamenti effettuati su una proprietà privata in via Regina Margherita propedeutica alla realizzazione di parcheggi interrati.

phgooglemap

«L’ennesima scoperta archeologica nel cuore del comune di Castellammare di Stabia pone l’esigenza non più rinviabile di una progettazione archeologica che, da un lato valorizzi i tesori ancora sepolti nel sottosuolo della città e dall’altro consenta di progettare interventi di edilizia pubblica interventi privati ​​o laddove consentito ed evitando l’attivazione di progetti irrealizzabili”. Così i candidati al Consiglio comunale di Base Popolare Democratica e Progressista commentano il ritrovamento di alcuni reperti archeologici nel corso di alcuni accertamenti effettuati su un terreno privato in via Regina Margherita propedeutici alla realizzazione di parcheggi interrati.

I 24 che sostengono la candidatura di Luigi Vicinanza a sindaco auspicano “la costituzione di un Ufficio di Progettazione Archeologica per attivare un coordinamento permanente tra Comune, Parco Archeologico di Pompei e Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’area metropolitana di Napoli”,

le università e gli studiosi del territorio”. Un ufficio di Piano – scrivono in una nota stampa – “che ci consente di valorizzare la risorsa archeologica e puntare alla realizzazione di un Grande Parco dell’antica Stabiae che riunisca le ville romane di Varano, il Museo del Quisisana e le testimonianze di archeologia urbana, con la creazione di percorsi dedicati. Il programma di valorizzazione che il parco archeologico di Pompei sta attuando con una serie di progetti sulle ville romane di Varano e la riapertura del museo archeologico Libero D’Orsi del Quisisana permette di investire

attenzione al patrimonio culturale come fattore di sviluppo. Il Quisisana si configura sempre più come polo culturale. Un’opportunità non pienamente colta è stata quella del Museo Civico perché è mancata la fase di ascolto e di coinvolgimento dei cittadini sul tema della loro identità. Il Museo Civico nasce come corpo estraneo ma proprio nell’ottica del polo culturale resta comunque un elemento importante dell’offerta culturale, anche se necessita di essere ammodernato e migliorato. L’apertura della scuola di formazione sulla sicurezza e prevenzione dei rischi dei beni culturali in sostituzione della scuola di alta formazione per il restauro per la quale il CIPE aveva concesso un finanziamento di 19.665.00,00 euro con delibera n. 162 del 6 agosto 1999, da un’occasione mancata può diventare un’opportunità se si recupera il tema del restauro. L’entrata in funzione della Reggia del Quisisana è certamente un elemento decisivo per avviare finalmente il recupero del Bosco del Quisisana, altro parco cittadino da recuperare insieme alla riqualificazione della strada Giusso per Faito che continua a crollare e a formare, con l’intero versante, un grave fattore di rischio idrogeologico. Quisisana non è solo la porta dei Monti Lattari ma può collegarsi in un itinerario verde con la Valle dei Mulini a Gragnano da un lato e con il borgo di Monte Faito e il versante di Vico Equense dall’altro. Una grande risorsa culturale e ambientale che, con la Funivia e il parco delle Nuove Terme, crea un’offerta turistica di tutto rispetto”.

Mercoledì 22 maggio 2024 – 11:58 | © TUTTI I DIRITTI RISERVATI

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV “Ibra, belle parole su Fonseca. Ma non si nascondono…” – .
NEXT Europei, in Umbria affluenza superiore alla media. Elezioni comunali, andrà a votare un elettore su tre – .