“C è dura, impari a essere uomo e costruisci armature” – .

“C è dura, impari a essere uomo e costruisci armature” – .
“C è dura, impari a essere uomo e costruisci armature” – .

Antonio Pio Iervolino, con 32 partite complessive, un gol e un assist, ha rotto il ghiaccio con il calcio professionistico. Il centrocampista, di proprietà della Salernitana, sulle colonne de Il Mattino, fa il punto sul suo anno alla guida Vis Pesaro: “Il mondo dei grandi è diverso, si impara molto, si diventa più furbi, si capiscono le dinamiche della partita, quando poi bisogna soffrire davvero. Si percepisce con più consapevolezza anche la pressione del pubblico. Ho avuto il mio spazio e sono felice. Nel finale, con il cambio in panchina, Roberto Stellone ha preferito dare spazio agli over e non posso dargli torto: quando si rischia la retrocessione serve soprattutto gente esperta. È stato bravo, ci ha sempre coinvolto. Non mi aspettavo un torneo così competitivo e duro. vai in C’ come se fosse una passeggiata ma non è così: ritmi alti, tutti cattivi, niente VAR. In campo succede qualsiasi cosa e impari a essere uomo, si forma la corazza.

Ora la Serie B? Questo è da valutare, anche se mi sento molto cresciuto. Da un lato dipende da me se sarò in grado di dimostrare il mio valore in ritiro. Al 90% inizierò con i granata e poi vedremo. D’altronde dovrà essere l’allenatore a ritenere opportuna o meno la mia conferma. Non so chi sarà, penso a mettermi a disposizione. Se dovessi fare un capodanno nella terza serie, non sarebbe un dramma. Non penso che mi farebbe male”.

 
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