mostra personale di Romeo Battisti presso la Pinacoteca provinciale di Potenza – Talenti Lucani – .

mostra personale di Romeo Battisti presso la Pinacoteca provinciale di Potenza – Talenti Lucani – .
mostra personale di Romeo Battisti presso la Pinacoteca provinciale di Potenza – Talenti Lucani – .

Fino al 30 maggio 2024 è possibile ammirare la mostra del maestro Romeo Battisti, originario di Poggio Bustone in provincia di Rieti, presso la Pinacoteca provinciale di Potenza. La mostra è stata presentata lo scorso 03/05/2024 da chi scrive, insieme alla maestra Yvette Marie Marchand e al maestro Alberto Barra, anch’egli straordinario pittore.

Inaugurazione della mostra Romeo Battisti alla Pinacoteca provinciale di Potenza

La pittura di Romeo Battisti è antica e contemporanea allo stesso tempo. Antico in quanto ha ancora alla base un concetto ancorato di ricerca basato su forme tramandate nei secoli, contemporaneo in quanto attraverso queste forme, Romeo Battisti invita l’osservatore attraverso le sue opere a scoprire il mondo di se stesso così come dell’artista. . È una pittura tanto antica quanto contemporanea proprio per questo, perché attraverso le sue opere l’artista invita ancora una volta alla riscoperta dell’uomo e del mondo che lo circonda attraverso un’attenta ricerca che lo porta a comporre le sue opere. Un percorso di ricerca che lo ha portato a vincere quest’anno il premio Galasso, a realizzare mostre personali in Chieti (– Museo Costantino Barbella – VACUITA’ ( Sunyata’ ), a Foligno (– Fideuram Intesa San Paolo – SULLA SOGLIA) e di partecipare a mostre collettive come la mostra tenutasi a Fabriano dal titolo Molte carte su carta al Museo della carta di Fabriano. La carta è uno dei tanti supporti protagonisti delle sue opere che sono realizzate in tecnica mista, caratteristica delle opere di Battisti, che non è altro che una miscela di inchiostri, smalti, terre, impasti, colature, olii e tempere che si uniscono alla preparazione di sfondi, carte e vari altri tipi di materiali sottoposti all’azione dell’action paint, uno stile di pittura in cui il colore viene spontaneamente gocciolato, gettato o imbrattato sulle tele, anziché applicato con cura.

Una delle opere in mostra, tratta dal Ciclo Bendato

Come abbiamo detto in precedenza Battisti invita l’osservatore attraverso le sue opere a scoprire il mondo di sé stesso. Una rappresentazione allegorica di questa scoperta è data dal ciclo Blindfolded, opere sempre a tecnica mista in questo caso su tela del 2019 in cui Romeo Battisti presenta la figura umana costruita attraverso una mescolanza di tanti componenti che sembrano tanti piccoli pezzi di carta messi insieme che simboleggiano il mondo che circonda l’ambiente in cui viviamo, in cui magari accadono cose che l’uomo stesso, essendo bendato, non vuole vedere, preferendo restare isolato nei propri pensieri. Solo successivamente l’uomo comincia gradualmente a togliersi la benda, a scrutare il mondo e a studiarne gli aspetti più segreti, arricchendo di conseguenza il proprio bagaglio di esperienze e le proprie conoscenze, fino al completo schiarimento, momento in cui l’uomo acquisisce la piena consapevolezza di sé, attraverso una ricerca interiore che porta alla scoperta dell’uomo all’interno della società in cui viviamo, prestando attenzione alla scoperta della realtà.

L’attenzione alla realtà si manifesta anche nel ciclo Fiori, in cui l’artista dimostra un’accurata conoscenza della botanica che si caratterizza nell’attenzione che Battisti dedica alla realizzazione dei dettagli di questi fiori qui proposti realizzati nel 2015. Fiori che nonostante il la loro forma reale sembra quasi apparire da un mondo onirico, quasi come se l’idea prendesse forma dal nulla e diventasse ciò che l’artista vuole mostrare. Una rappresentazione allegorica di un mondo onirico è data anche dalle opere appartenenti al ciclo denominato “Meditazione” dall’artista. Di questo ciclo l’artista presenta due volti dai tratti orientali. Il primo esempio di questo ciclo ci presenta un volto umano immerso nei pensieri che affliggono la sua mente, formando sopra il volto un semicerchio riempito da piccole figure astratte che simboleggiano il lavoro che la nostra mente compie nell’elaborazione quotidiana dei pensieri che ci affliggono. base, dalla quale sembra non esserci via di scampo. Nel secondo esempio proposto appare una via di fuga, scompare il semicerchio e appare la sagoma di una mandorla che circonda il volto all’interno della quale appare un raggio bianco, simbolo di una luce che si intravede, fondamentale per la risoluzione di qualsiasi problema. Non è un caso che la mandorla sia un simbolo cristiano che richiama la rinascita: rinasciamo dalle situazioni che ci affliggono ogni giorno, senza esserne sopraffatti.

La pittura di Romeo Battisti è quindi questo: un viaggio intorno al mondo dell’essere umano che ci porta a scoprire gli aspetti più misteriosi di esso e della natura che lo circonda così come attraverso l’osservazione della realtà si manifestano nella nostra mente, per essere poi rielaborati dalla fantasia dell’artista.


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