il regalo di compleanno al super tifoso di Roberto Baggio – .

il regalo di compleanno al super tifoso di Roberto Baggio – .
il regalo di compleanno al super tifoso di Roberto Baggio – .

Da grande tifoso juventino, giocatore e appassionato di calcio, Roberto Baggio è sempre stato il suo idolo. Sabato 18 maggio ha festeggiato il suo 47esimo compleanno, così due amici hanno pensato di fargli un regalo indimenticabile. Sono andati a prenderlo a casa alle 6 del mattino con una scusa e gli hanno fatto impostare sul navigatore dell’auto la destinazione “Altavilla Vicentina”, paese di residenza del Divino Codino. Ha capito subito che avrebbe incontrato la sua leggenda del calcio Massimo «Moretto» Bianco, operaio di Dronero che lavora a San Chiaffredo di Busca. «Ed è quasi svenuto subito – racconta uno degli amici che gli hanno organizzato la sorpresa -. Lui non sapeva niente, lo avevamo solo informato la moglie, che di nascosto è andata a prendere una maglia del Brescia che Massimo conservava come una reliquia, quella celebrativa dell’ultima partita di Serie A di Roby Baggio a San Siro contro il Milan, il 16 maggio 2004″.

Bianco se lo indossò e dopo quattro ore di viaggio il trio di amici arrivò ad Altavilla Vicentina. «Ci ​​siamo fermati in un bar per chiedere informazioni – prosegue -. La barista ci ha dato l’indirizzo, cosa insolita anche perché Roby abita in via Firenze 90 e questo ricorda il suo grande passato in Viola, prima di passare alla Juventus. Giunti ai cancelli bastava suonare il campanello e dopo cinque minuti usciva il Divino Codino in persona. «Emozione indescrivibile, per Massimo e per noi – continua -. Roby è stato davvero fantastico, molto disponibile e cortese, ha apprezzato molto il fatto di essere stato il regalo di compleanno di Massimo. Gli abbiamo anche ricordato che era venuto a Dronero per festeggiare Pier Cesare Baretti, il giornalista di Dronero, ex direttore di Tuttosport e poi presidente della Fiorentina, che lo acquistò dal Vicenza nel 1986 nonostante fosse infortunato. Ci ha detto che Baretti per lui è stato come un padre”.

Poi una lunga serie di abbracci, baci, strette di mano e l’autografo sulla maglia del Brescia. «Ci ​​siamo salutati calorosamente, e tornando in paese siamo andati nello stesso bar a ringraziare la barista – conclude l’amico -. Stavamo per entrare, quando è arrivata una macchina, ha suonato il clacson e l’autista ci ha salutato dal finestrino. Era Roby Baggio. Meraviglioso, al cardiopalma per Massimo, era al settimo cielo. Finalmente ha realizzato il suo sogno”.

 
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