“Non sarebbe dovuto andare così lontano” – .

Nel corso del consueto appuntamento con Cronache dello spogliatoioil giornalista Pastore non li ha inviati al club rossonero

La stagione del Milan si è praticamente conclusa un mese fa, dopo la sconfitta nei quarti di finale di Europa League contro la Roma di Daniele De Rossi. Conclusasi anche l’ultima coppa e con il secondo posto già conquistato, i rossoneri hanno potuto concentrarsi sulla programmazione della prossima stagione.

Difficile se non impossibile oggi ipotizzare che Pioli resti sulla panchina del Milan e quindi concluderà il suo ciclo dopo 5 stagioni: le 6 sconfitte consecutive nel derby contro l’Inter pesano molto sulla valutazione dell’allenatore, ma sicuramente considerando la provenienza dei rossoneri e la valorizzazione della rosa non si può non dire che ha fatto un ottimo lavoro.

Per la panchina sembrava fatto apposta Lopetegui, ex allenatore della Spagna e del Real Madridma l’ostracismo dei tifosi rossoneri ha infatti portato la dirigenza a fare un passo indietro e valutare altri profili.

Al momento il nome principale sembra essere quello di FonsecaAllenatore portoghese con un passato in Italia con la Roma e che la scorsa stagione ha portato il Lille al quarto posto in Ligue 1.

Intanto continuano le critiche alla dirigenza del Milan: anche lui si è unito al coro Pastoregiornalista di La carta e ospite fisso a Cronache dello spogliatoio.

Milan, Pastore duro contro la dirigenza milanista

Se è vero che il calcio appartiene al popolo, è anche vero che i tifosi, in quanto tali, pensano di pancia e spesso sono spinti dalla passione e dall’emozione. Sicuramente è fuori luogo in un mondo iperprofessionalizzato e professionalizzato che un club glorioso come il Milan debba vedere il proprio scelte subordinate alla volontà popolare.

Non sembra esserci una linea chiara per il futuro: le incertezze riguardano non solo la panchina ma anche il campo e la dirigenza, con il ruolo di Ibrahimovic ancora non perfettamente delineato.

Il Milan dovrà chiarire al più presto il ruolo di Ibra nel club (ansafoto)-spaziomilan.it

Giuseppe Pastore si unisce al coro delle critiche rivolte alla dirigenza rossonera, parlando in particolare della scarsa programmazione della società: “Non dovevamo arrivare a questo punto il 21 maggio. La piazza non deve lasciarsi placare dall’allenatore. Questo è già un brutto inizio“.

Già in passato si era espresso duramente sulla dirigenza del Milan: “Non sopporto le decisioni che falliscono perché il pubblico non è d’accordo. C’è chi è tifoso e chi è dirigente, quindi decidere in autonomia” aggiungendo poi di preferire lo stesso Pioli a Lopetegui: “Lo era espulso dal Real Madrid, non ha fatto bene a Wolverhampton, bene a Siviglia ma è stato esonerato anche lì. Non sono un suo fan, e secondo me Pioli vale 10 volte lui“.

 
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