Il Genoa nel destino di Ranieri – .

Il Genoa nel destino di Claudio Ranieri con i colori della Roma. Se una sconfitta per 4-3 a Marassi è stata fatale per l’allenatore alla prima esperienza sulla panchina giallorossa, era sempre una sconfitta Marassi contro il Genoa per presentare il talentuoso difensore giallorosso al suo esordio in Serie A.

Nello spogliatoio della Roma, con il tecnico Nils Liedholm che sostituisce Scopigno e il presidente Gaetano Anzalone

Era il 4 novembre 1973 e il giovane Claudio esordì nella squadra allora allenata da Manlio Scopigno. Finisce 2-1, la terza sconfitta consecutiva della Roma. Scopigno si è lamentato dopo la partita che la sua retroguardia era troppo allegra e poco pratica (“Gli stilisti fanno troppo in difesa: giocano duro invece di lanciare i palloni in tribuna”). Scopigno il filosofo, Scopigno l’eroe del Cagliari che meno di tre anni prima aveva vinto lo scudetto con Gigi Riva. In quella difesa esordì Claudio Ranieri.

Claudio Ranieri nel 1967 portiere del San Saba

A fine corsa il corrispondente di Corriere dello Sport Gianni Perrelli chiede a Ranieri se fosse demoralizzato e se anche il fatto che il primo gol sia stato segnato da Corradi, suo diretto avversario, c’entri anche la sua preoccupazione. “No, al primo sol non credo di avere colpa. Mi sento giù, perché si è perso. È brutto iniziare con una sconfitta. Anche se Lo Bello mi ha fatto i complimenti”.

L’esordio di Ranieri con la Roma, al “Marassi” contro il Genoa

Si trattava di Concetto Lo Bello, uno dei più grandi arbitri della storia del calcio italiano. In quella Roma furono Ginulfi, Morini, Rocca, Batistoni; Santarini, Domenghini, Di Bartolomei, Cappellini, Cordova e Prati. È sceso in campo con la maglia numero 2. Dall’altra parte della barricata giocava un’altra futura icona della Roma: Roberto Pruzzo.

Dopo aver vinto il titolo di campione italiano, Manlio Scopigno rimase al Cagliari per altri due anni, e dopo un anno sabbatico venne ingaggiato dalla Roma per la stagione 1973-’74; lascia la panchina dopo sole sei giornate, forse dopo aver capito di non reggere la pressione di un luogo come quello romano, molto più impegnativo di quello del Cagliari

Claudio Ranieri classe 1951, è nato a Testaccio, poco distante dal centro e poco distante dal mare, a poche centinaia di metri dal vecchio mattatoio. Il padre di Claudio aveva una macelleria, una famiglia semplice, valori semplici, quelli che Ranieri ha portato con sé per tutta la vita e che sono la spina dorsale anche del suo lavoro di allenatore. Il campetto della parrocchia salesiana, quelli vicino piazza Santa Maria Liberatrice.

Girava per Roma in bicicletta finché suo padre non gliene regalò una Gilera125. Dalle giovanili della Roma e dall’esordio in prima squadra è partito Claudio, che 50 anni dopo vola ancora in Serie A.

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